Disastri matrimoniali all'australiana

"Tre uomini e una pecora" di Stephan Elliott
Marisa Marzelli
21.03.2012 00:02

Il regista australiano Stephan Elliott è famoso per almeno due film molto diversi tra loro: Priscilla, la regina del deserto, musical en travesti diventato di culto, e Un matrimonio all?inglese. Qui ritorna sul tema del matrimonio, ma invece della severa ambientazione inglese anni ?30 si tuffa nel demenziale contemporaneo. La cosiddetta «wedding comedy» è un filone prolifico, declinato in mille modi, dalla commedia sofisticata a quella comico-sgangherata. Il protagonista virtuale (perché in realtà i ruoli principali spettano ai suoi deficienti amici del cuore), è il giovane australiano Xavier  Samuel, assurto ad una certa fama con Eclipse, terzo episodio della saga vampiresca Twilight.  L?inglese David (Xavier Samuel) e l?australiana Mia (Laura Brent) si conoscono in vacanza ai Caraibi, si piacciono e decidono di sposarsi. Le nozze avverranno in Australia, dove lui, essendo senza parenti, si recherà con i tre migliori amici, che più irresponsabili e catastroficamente pasticcioni non si può. Sul posto, i quattro scoprono che la futura sposa è ricchissima e il padre di lei un potente senatore. Ma, complice uno scambio di borse, il gruppetto di inglesi si ritrova inseguito da un trafficante di droga. Se gli amici sono quattro e non tre, la pecora, che in realtà è un ariete, è il simbolo portafortuna del senatore. L?imprecisione del titolo è tutta nella versione italiana, perché l?originale è A Few Best Men. La commedia sbanda rapidamente nella farsa trash, solo moderatamente divertente. La comicità sembra sempre sul punto di decollare ma il superamento di sketch goliardici non avviene mai.