È high-tech il legno senza lignina

Il legno può essere un materiale high-tech: i ricercatori del Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa) a Dübendorf (ZH) lo hanno reso più flessibile e resistente, rimuovendo la lignina. Si aprono varie opportunità nei campi dell’industria automobilistica, dell’aeronautica e dell’arredamento.
«Abbiamo trovato il modo di migliorare notevolmente le proprietà meccaniche del legno», spiega Ingo Burgert, che dirige un gruppo di studiosi dell’Empa) e del Politecnico federale di Zurigo, citato in un comunicato odierno.
I ricercatori hanno rimosso la lignina - che in natura dà stabilità, impedendo alle fibre di cellulosa di flettersi - con un acido. «Così si rimuove la colla naturale dal legno», spiega Marion Frey, che fa parte del team di ricerca e che sta completando una tesi di laurea sul tema.
La cellulosa residua può così assumere, allo stato umido, qualsiasi forma: gli spazi intercellulari occupati dalla lignina assorbono acqua, che scioglie i legami tra le cellule, permettendo ogni tipo di manipolazione. Una volta essiccate, le cellule si aggrappano però l’una all’altra, creando legami rigidi.
La compattazione conferisce al materiale una rigidità e una resistenza alla trazione tre volte superiore a quella del legno originale allo stato naturale. Rivestito poi con uno strato idrorepellente che lo protegge dall’umidità, l’oggetto conserva la forma desiderata.
L’estrazione della lignina aumenta anche la porosità, ciò che permette pure di assegnare nuove funzioni al materiale. Nello spazio liberato tra le cellule e nelle pareti cellulari possono essere aggiunte sostanze: in questo modo è per esempio possibile rendere il legno magnetico per infiltrazione di ossido di ferro.
Stando ai ricercatori i nuovi materiali avranno molte applicazioni in cari ambiti: nell’ambito di una tesi di laurea la designer Meri Zirkelbach ha già progettato un casco da bicicletta, una finitura interna di una portiera e specchietti retrovisori.