L’iniziativa

Ecco i vincitori!

I panda dello zoo di Mosca prevedono le nazioni che si porteranno a casa più medaglie al termine dei Giochi Olimpici invernali a Pechino — La graduatoria? Russia, Cina, Germania e Stati Uniti d’America
Pechino ha prestato gli animali a Mosca per un periodo di 15 anni, nel 2019, come parte di un progetto di ricerca comune.
Jona Mantovan
04.02.2022 15:00

I panda giganti Ru Yi e Ding Ding, ospiti dello zoo di Mosca, hanno scelto i vincitori delle Olimpiadi di Pechino. I custodi hanno allestito cinque coni stradali di colore arancione a cui hanno applicato le bandiere dei Paesi con il maggior numero di atleti. Quelli che i grandi plantigradi prendevano (e scagliavano a terra) erano considerati «vincitori». Gli organizzatori dell’evento—che hanno poi caricato la particolare ‘cerimonia di previsione’ sul profilo nella rete sociale VKontakte—assicurano di non aver inserito nessun tipo di ghiottoneria negli oggetti normalmente impiegati nella segnaletica stradale, proprio per garantire l’imparzialità del pronostico. I «vincitori» dell’edizione 2022 dei Giochi Olimpici sarebbero quindi (in graduatoria) Russia, Cina, Germania e Stati Uniti d’America (guarda il video allegato a quest’articolo).

«Non è mai capitato che qualcuno si rivolgesse proprio a dei panda per prevedere l’esito di eventi sportivi. Ma questa volta la situazione è eccezionale: il panda è il simbolo della Cina e uno dei simboli delle prossime Olimpiadi. Chi meglio di loro è adatto a ‘sentire’ quale sarà il risultato della competizione?», si legge nella nota diffusa dallo zoo di Mosca. Che assicura di aver fatto il possibile per non influenzare il giudizio degli animali: «I coni sono vuoti, privi di cibo o ghiottonerie, e sono anche equidistanti dalle uscite dei recinti esterni». Prosegue con l’indicazione particolareggiata dei passi che hanno portato alla graduatoria: «Ding Ding, prima a cui sottoporre l’esame, ha scelto i coni con le bandiere di Cina, Svezia, Olanda, Russia e Austria. All’inizio lei non era per nulla interessata a questi nuovi oggetti dalla tinta sgargiante. Prima, infatti, ha girato con comodo tutta l’area dell’habitat a loro dedicato, ma dopo qualche istante si è finalmente fermata di fronte ai nostri coni. Ha letteralmente abbracciato il cono con la bandiera russa. Dopodiche, si è avvicinata a quello più esterno, con la bandiera cinese». Nel video si vede come va a finire: un salto e... oplà! Il pezzo di plastica arancione finisce a terra.

Diverso il comportamento di Ru Yi: a lui sono stati offerti coni con le bandiere di Norvegia, Canada, Stati Uniti d’America, Svizzera e Germania. «All’inizio, li ha annusati tutti con grande attenzione e sospetto, uno per uno. Poi la sua scelta è caduta sulla Germania. Tanto che ha pure strappato la bandiera e masticato il cono! Dopo un giro attorno alla recinzione, è tornato al cono con la bandiera degli Stati Uniti. Ecco quindi le nazioni leader delle Olimpiadi nella classifica secondo i panda: Russia, Cina, Germania e Stati Uniti».

Ma la struttura nella capitale della Russia intende non fermarsi qui e spingersi oltre. Sì, perché nel corso dei Giochi Olimpici promettono di chiedere sempre ai panda di prevedere i vincitori di alcuni sport, in particolare il pattinaggio artistico e l’hockey. Una delle mascotte delle Olimpiadi di Pechino è il grande panda Bing Dwen Dwen (che agli addetti dello zoo ricorda la loro Ding Ding), mentre l’altra è una lanterna antropomorfa di nome Shuey Rhon Rhon («come il nostro Ru Yi!»). La prima è la mascotte delle Olimpiadi mentre la seconda è delle Paralimpiadi. Entrambe non solo rappresentato due icone della Cina, ma richiamano anche gli sport invernali. Bing, in cinese mandarino, significa «ghiaccio», ma è un termine associato pure a forza e purezza. «Dwen Dwen» significa «robusto e vitale». Bing Dwen Dwen indossa un «guscio» a corpo intero fatto di ghiaccio, che ricorda una tuta da astronauta, un richiamo a un futuro tecnologico. Shuey Rhon Rhon, come detto mascotte delle Paralimpiadi, e—in qualità di lanterna—rappresenta celebrazione, calore e luce. Le decorazioni dorate disegnate sulla testa sono un augurio di felicità. La neve sulla testa della lanterna è un invece un richiamo a un detto cinese secondo cui «una caduta di neve stagionale promette un anno fruttuoso». «Speriamo nelle zampe leggere dei nostri panda—concludono nel testo pubblicato sul profilo dello zoo di Mosca—. Loro Sono il nostro tesoro oltre che i simbolo della Cina. Pechino li ha prestati a Mosca per un periodo di 15 anni, nel 2019, come parte di un progetto di ricerca comune.

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