Ecco la storia e l’avventura del LAC

Fiumi di parole, sogni, grandi aspettative e velenose polemiche hanno accompagnato la nascita del LAC, il nuovo centro culturale della Città di Lugano inaugurato il 12 settembre scorso. Un'iniziativa che vanta una storia lunga e appassionante, che data almeno dal 1994, anno in cui un incendio devastò l'interno del leggendario Grand Hôtel Palace (già Hôtel du Parc), un edificio che era divenuto il simbolo neoclassico dello splendore luganese. Fu proprio in quel periodo che la Città, dopo averlo acquistato, iniziò a discutere dei destini di quell'area ormai abbandonata nella prospettiva della creazione di un polo culturale con un teatro e un museo. Una visione che cominciò a concretizzarsi nel 2000 con la pubblicazione del bando di concorso internazionale che aveva quale obiettivo il «riordino urbanistico del sito e la realizzazione di un centro culturale». Occorrerà attendere il giugno del 2002, dopo ben tre fasi di selezione dei 122 progetti partecipanti, per avere una rosa di quattro finalisti.
A vincere fu il progetto dell'architetto Ivano Gianola per la realizzazione di quello che l'amministrazione di allora volle chiamare come Nuovo Centro Culturale di Lugano (NCCL). Pubblicato dalle edizioni Forma di Firenze proprio in occasione dell'inaugurazione del LAC e curato da Caterina Frisone, docente d'architettura all'Università di Venezia, un libro d'arte celebra l'opera e il suo autore. È un volume di grande formato che documenta le varie fasi della concretizzazione del LAC dal 2006 a oggi, soprattutto grazie a un fitta sezione fotografica di Alessandra Chemollo, che ci racconta l'epopea di Gianola nel faticoso quanto discusso progetto realizzativo.
Un libro che svela, come annota Marco Casamonti, «attraverso i disegni e le immagini l'essenza di un luogo che dovrà essere, per gli anni a venire, un laboratorio delle idee e delle arti dove certamente avrà un ruolo di rilievo l'attività teatrale e la musica». Ma è soprattutto il concetto architettonico inserito nel piano urbanistico luganese a rendere affascinante il viaggio fra le pagine di questo ricco apparato documentario. Il LAC, nei piani dell'architetto «non un edificio prestigioso», come commenta la Frisone, «ma un progetto di continuità territoriale, di urbanizzazione, dove è la forza di tutta la città che rinforza il progetto».
E sin dall'inizio era chiaro che Gianola voleva progettare per la Città, dapprima recuperando un luogo carismatico, un «genius loci», già presente da oltre un secolo (il Palace), ma anche gli strati temporali che lo hanno preceduto, dal Cinquecento al Settecento, come l'antica chiesa e il chiostro con l'ex convento. «Una bella architettura dovrebbe tener conto che è un dono anche per gli altri», afferma lo stesso Gianola in uno dei suoi pochi virgolettati presenti nel libro. Ed è proprio la continuità territoriale a dimostrarsi il punto forte del progetto: il LAC deve essere un messaggio di apertura con doppia trasparenza verso il lago e verso il parco che ha il suo cuore nella Hall che si affaccia su piazza Luini, la più grande della Città. Commenta ancora Gianola: «Dalla piazza si può accedere ovunque, al museo o al teatro, all'autorimessa, raggiungere il quai, attraversare le corti interne, andare nel parco o in centro».
Il libro ci racconta tutto questo grazie soprattutto anche alle numerose e splendide immagini, dalle planimetrie dell'intero complesso alle foto della vecchia Lugano confrontata con l'erigenda costruzione nelle sue molteplici fasi: l'enorme cantiere, gli spazi interni ancora vuoti come quella della sala teatrale di 1000 posti. Come pure la facciata con il famoso marmo verde del Guatemala che ha fatto arricciare il naso a molti ma che ormai è patrimonio comune. Fra le pagine troviamo commenti e presentazioni che accompagnano lungo un percorso di scelte importanti. Non solo architettoniche. Come gli accorgimenti per l'isolamento acustico o i più moderni principi di eco-compatibilità ambientale per riscaldare e climatizzare gli interni utilizzando l'acqua del lago, del LAC.
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Ivano Gianola
LAC, Lugano Arte e Cultura, Il nuovo centro culturale della Città di Lugano
Forma edizioni, pp. 191, Euro 55.