Cent'anni fa

Esaminati nei dettagli i due progetti per la strada di Gandria

Le notizie del 9 giugno 1925
Scorcio del paese di Gandria. © Web
Nicola Bottani
Nicola Bottani
09.06.2025 06:00

Per la strada di Gandria
Domenica ha avuto luogo l’assemblea della Società degli Ingegneri ed Architetti per la discussione e l’esame della questione della strada di Gandria. Il capotecnico Ing. Dell’Era ha fatto una lunga esposizione sul problema del tracciato. L’Ing. dell’Era ha svolto questo ordine di idee in favore del tracciato basso. Il tracciato basso ha: 1. Una minor lunghezza di m. 308; 2. Una pendenza massima del 5,5 per cento contro 7 per cento; 3. Una pendenza media dell’1,72 p. c. contro 4,04 p. c.; 4. Delle salite e delle discese semi-assolute di 74 m. contro 166 m.; 5. Una quota massima sul mare di 312 m. contro 372 m.; 6. Delle curve di raggio minimo di 30 m. contro raggio minimo di 8 m.; 7. Delle lunghezze di galleria di 30 m. contro 256 m. Il tracciato alto venne studiato non per conseguire una soluzione più razionale, ma per allontanare la strada dal sentiero di Gandria.

La strada non ha carattere locale, ma internazionale: essa formerà l’arco di congiunzione tra le autostrade che da Milano convergono al Lario ed al Verbano e metterà in rapida comunicazione la Svizzera meridionale coi Grigioni. In tre ore al massimo, una volta eseguita la strada, si potrà andare da Lugano nell’Alta Engadina. La nuova arteria sarà adibita quasi esclusivamente al traffico automobilistico e darà incremento alla economia del nostro Cantone, specie di Lugano. La costruzione della strada di Gandria deve avvenire – fatte le dovute proporzioni – coi criteri che presiedono alla costruzione delle autostrade. Sarebbe grave errore quello di costruire la strada di Gandria seguendo i metodi di uso per le comuni strade circolari o anche cantonali.

È poi passato a dimostrare le enormi difficoltà tecniche constatate da competenti e da periti che presenza il tracciato alto ed a illustrare i vantaggi del tracciato basso, sostenendo fra altro che il tracciato basso non tocca nè deturpa il sentiero, ma tocca il Sasso di Gandria. L’Ing. dell’Era ha portato al tracciato basso una variante importantissima che ridurrebbe fra altro le spese di espropriazione. L’Ing. dell’Era propone le seguenti varianti: 1. Utilizzare, come prevede il progetto Cremonini, la strada circolare esistente dal bivio di Castagnola fino quasi alla Fornace, ove ha inizio il sentiero di Gandria. Circa 160 metri prima della Fornace salire con maggiore pendenza di quanto progettato, e tenere la strada fino al Sasso di Gandria ad una distanza media dal sentiero di circa 30 m. invece di 10-12 m. previsti dal progetto Cremonini; 2. Oppure utilizzare la suddetta strada circolare dal bivio di Castagnola fino alla località di Cortivo; quivi proseguire la strada privata fra le proprietà Grieder e continuare con pendenza uniforme fino al Sasso di Gandria, mantenendosi ad una medesima distanza media dal sentiero di circa 30 m. Con questa distanza e rimboscando la zona tra sentiero e la strada, dotando pure il campo stradale di una pavimentazione per eliminare la polvere, ogni inconveniente pel sentiero può ritenersi scongiurato.

L’adozione di una di queste due proposte costituirebbe una soluzione conciliativa fra il progetto a tracciato alto e quello a tracciato basso e dovrebbe raccogliere l’unanimità dei consensi. Dopo nutrita discussione, alla quale han partecipato l’ing. C. A. Bonzanigo, l’ing. Gaetano Riva, l’arch. Otto Maraini, l’ing. Serafino Prada, l’ing. V. Pelli e l’ing. M. Pometta, l’arch. Marazzi e l’ing. Francesco Riva e il Capo del Dipartimento Costruzioni on. Canevascini è stato votato ad unanimità un ordine del giorno favorevole al tracciato basso con la variante Dell’Era.

Clicca qui per l'edizione completa del Corriere del Ticino del 9 giugno 1925 disponibile nell'Archivio Storico del CdT.

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