Giotto universale in mostra a Milano

MILANO - La mostra milanese, "Giotto, l'Italia", è unica per il suo allestimento, che ricostruisce, attraverso alcuni pezzi, affreschi parzialmente perduti, come quelli staccati dalla chiesa di Badia a Firenze e che normalmente non si vedono perché collocati nei depositi del Polo Museale regionale della Toscana: si possono dunque vedere frammenti dell'Annunciazione, della presentazione della Vergine al tempio e della volta della chiesa. Ma sono soprattutto le provenienze eccellenti a stupire il visitatore: esce per la prima volta dal Vaticano dopo settecento anni il Polittico Stefaneschi, ordinato dal cardinale Jacopo Caetani Stefaneschi per l'altare della vecchia basilica di San Pietro, opera a tempera e oro su tavola, del secondo decennio del Trecento.
Che fosse di Giotto lo si seppe per caso, da uno scritto trovato al momento della morte del cardinale nel luglio del 1343, nel quale figurava l'attribuzione del grandioso dipinto al maestro (probabilmente aiutato dagli allievi di bottega) e anche il prezzo pagato di ottocento fiorini. Nell'opera vi è stata riconosciuta un'autocitazione, ossia un riferimento di Giotto ad un'altra sua opera e l'incursione, curiosa in un dipinto sacro, di animali fantastici da interpretare simbolicamente. Questo polittico può essere messo a confronto con quello fiorentino di Santa Reparata, o con il Polittico Baroncelli, che nella mostra ritrova la sua cuspide (il polittico è nella cappella Baroncelli della basilica di Santa Croce di Firenze, mentre la cuspide con Dio Padre e angeli è al Museum of Art di San Diego).
Altra curiosità è quella del Dio Padre in trono, tempera e oro su tavola, che faceva parte del ciclo di affreschi della Cappella degli Scrovegni di Padova e che copriva una porta. La mostra propone capolavori assoluti, ma è anche la prima volta che queste opere si trovano riunite a Milano per una grande esposizione: non sono state scelte opere di dubbia attribuzione, ma solo lavori accertati, che mettono in evidenza il tragitto compito da Giotto attraverso l'Italia e nei suoi quasi quarant'anni di attività. Ma il titolo della mostra, Giotto, l'Italia, non richiama solo al suo itinerario che si snoda tra Lombardia, Campania, Umbria, Toscana, Emilia, ma all'icona Giotto, al nome che si associa da sempre all'immagine dell'Italia.