Gli alieni trovano casa sulla Terra

A Natale e a Pasqua non manca mai nelle sale un cartoon blasonato. Stavolta è Home-A casa della DreamWorks Animation. La casa di produzione statunitense non se la passa tanto bene di questi tempi e forse anche per questo ha deciso di confezionare un film più indirizzato al pubblico infantile che non a quello adulto (come avveniva ai tempi di Shrek).Diretto da Tim Johnson, già co-regista di Z la Formica, Sinbad-La leggenda dei sette mari e La gang del bosco, Home-A casa s'ispira ad un libro per ragazzi di Adam Rex (da poco tradotto in italiano con il titolo Quando gli alieni trovarono casa, edito da Il Castoro). La storia è semplice e lineare, appunto a misura di bambino. Gli alieni minuscoli Boov, in fuga dai loro acerrimi nemici, i giganteschi Gorg, colonizzano la Terra, «deportando» – ma con gentilezza – i terrestri in Australia. Sfugge alla cattura la ragazzina Tip che, dopo le iniziali incomprensioni, diventa amica di Oh, un alieno anomalo, esuberante e pasticcione al contrario dei suoi conformisti simili. Oh è ricercato perché, avendo invitato tutti all'inaugurazione della nuova casa terrestre, ha inviato per errore il messaggio anche ai nemici Gorg, svelando così dove si trovano i Boov. Tip e Oh si alleano, incappando in mille avventure.La morale della favola è prevedibile: esaltazione di valori come l'amicizia, la famiglia, lo spirito d'iniziativa, il coraggio, il superamento della diffidenza verso il diverso da sé. Un racconto che inevitabilmente richiama le tematiche di E.T. La costruzione visiva, in computer grafica, è invece originale e colorata. A partire dalla società dei Boov, esserini rotondeggianti, con sei gambe simili a tentacoli e con la caratteristica di cambiare colore a seconda dei sentimenti: giallo la paura, rosso la rabbia, blu la tristezza. Tip viene dalle Barbados, è la prima eroina animata DreamWorks afro-americana ed è disegnata sul modello della cantante Rihanna, che le dà la voce originale ed è autrice di parte della colonna sonora. Tra bolle di sapone, navi spaziali, un'auto volante alimentata da succhi di frutta, monumenti che fluttuano nell'aria, come ad esempio la Torre Eiffel capovolta, l'ambientazione è anche ricca di notazioni umoristiche sui nostri stili di vita, sconosciuti agli alieni. Sebbene il blando 3D non aggiunga molto all'arguzia di singole trovate. In un tripudio di tinte pastello, non tutto è assolutamente inedito, ma non si distingue quando si tratti di citazione o di semplice copia. A partire dai lunghi tubi che ancorano al terreno le astronavi galleggianti a mezz'aria (era un'icona de La guerra dei mondi di Spielberg). Quanto a Tip, è accompagnata da un gattone che somiglia maledettamente a Garfield.