Gli Alleati sapevano già dal 1942 dello sterminio degli ebrei

TEL AVIV - Gli Alleati erano a conoscenza dei crimini nazisti contro gli ebrei già dal dicembre del 1942, molto prima che la successiva scoperta dei campi di sterminio rivelasse al mondo la Shoah. Nonostante la consapevolezza che Hitler avesse già provocato la morte di circa 2 milioni di ebrei in Europa e che altri 5 si trovavano a fronteggiare un pericolo mortale, fecero molto poco o quasi nulla per impedire il massacro.
Lo rivela, sulla base di documenti dell'Onu mai consultati prima, il libro "Human Rights after Hitler" dello storico Dan Plesch che ne ha parlato con il giornale britannico The Indipendent, ripreso con evidenza dai media israeliani.
Secondo Plesch i motivi del mancato intervento sono da ricercarsi anche nell'antisemitismo presente allora del Dipartimento di Stato Usa e nel desiderio di mantenere nel dopoguerra legami economici con la Germania. Il direttore del Centro Wiesenthal di Gerusalemme Efraim Zuroff ha confermato all'agenzia italiana ANSA il contenuto del libro di Plesch: "certo che gli Alleati lo sapevano; non pochi li avevano informati".