Gli anni svizzeri di Stefan Zweig

Lo scrittore austriaco nel periodo zurighese
Red. Cultura&spettacoli
20.02.2010 03:37

Si intitola "Sull'orlo dell'abisso. Diario di guerra in Svizzera" un recente volume a cura di Mattia Mantovani (edito da Dadò) che raccoglie la corrispondenza dell'intellettuale austriaco negli anni cruciali della I Guerra mondiale. Nel novembre 1917 Stefan Zweig aveva ottenuto una licenza per un soggiorno in terra elvetica. Ha l?incarico di tenere alcune conferenze intorno al ruolo assunto dall?Austria nella guerra in corso. Abita così a Zurigo e nei suoi immediati dintorni. E nella città della Limmat, opulenta di luci e di ricchezze, poi sul Lemano, tra il novembre del 1917 e il marzo del 1919, vive di incontri, visite, inviti, frequenta caffè, come l?Odeon, patria di ribelli, rivoluzionari, idealisti, perdigiorno. E soprattutto, e sempre di più, nel turbinio degli eventi, cerca di ritrovare la pace interiore. Aspri sono i giudizi (quelli privati s?intende: perché negli scritti pubblici l?ospite austriaco non manca di lodare la Svizzera e il suo lavoro diplomatico e umanitario).