Anteprima

Gli artisti del Cirque du Soleil a Lugano

Dal 29 al 31 marzo al Palacongressi andrà in scena lo spettacolo «Alis»
Lo spettacolo presenta molti numeri acrobatici.
Adriana Rossi
18.01.2019 06:00

In primavera saranno impegnati in uno Swiss Tour che li vedrà in scena a Zurigo, Basilea e Losanna ma prima di tutto faranno tappa al Palacongressi di Lugano dove terranno tre rappresentazioni: venerdì 29 e sabato 30 marzo alle 20.30 e domenica 31 alle 15. Stiamo parlando della compagnia Le Cirque e del suo spettacolo Alis, che prossimamente riserverà ai nostri lettori delle piacevoli sorprese grazie al mediapartneriato siglato con il Gruppo Corriere del Ticino.

Alis come Alice nel paese delle meraviglie, ma in versione circense. E le meraviglie che la ragazzina incontra sul suo percorso sono artisti di fama internazionale, professionisti tra i migliori al mondo, in libera uscita dal Cirque du Soleil. Gianpiero Garelli li ha selezionati e in Alis (andato in scena nel periodo natalizio al Teatro della Luna di Milano) eseguono i loro numeri più belli, complessi e difficili, spesso gli stessi degli show del celebrato circo canadese. Come spiega Garelli, che Alis ha ideato e produce, a causa del gigantismo che lo esclude dai teatri, della complessa macchina che occorre per metterne in scena gli spettacoli edegli elevati costi dei biglietti, sono molte le realtà che del Cirque du Soleil hanno solo sentito parlare o che lo hanno visto in tv, ma mai avrebbero potuto averlo dal vivo.Ha così pensato come superare questi ostacoli offrendo a tutti il fascino del nouveau cirque: ha firmato un accordo con la «casa madre» che gli presta le proprie star quando non sono impegnate in un suo spettacolo.

In scena c’è il mago italiano dei cerchi Andrea Cerrato che si esibisce con Valerie Inertie, la contorsionista Ulziibuyan Mergen, Viktor Kee, giocoliere e acrobata, l’equilibrista taiwanese naturalizzata svizzera Lili Chao Rigolo con le sue piume, il clown triste Pippo Crotti. E c’è Asia Tromler: giovanissima, italiana, che dal Cirque du Soleil non è passata ma che in Canada, alla Scuola Nazionale del Circo di Montréal, si è perfezionata. Bendata, con le sue evoluzioni ai tessuti aerei produce pura poesia antigravitazionale. È lei Alice, il filo conduttore tra i vari numeri dello show, lei ad avere ispirato la struttura dello show con la sua innocenza e leggerezza. «L’ho vista esibirsi che aveva 16 anni. E ho pensato che la volevo: sarebbe stata un’Alice perfetta», spiega Garelli.

Anche il direttore artistico, Onofrio Colucci, è un veterano del Cirque, per cui ha realizzato quattro spettacoli: in questo caso recita, è il Maestro di cerimonie e Cappellaio Matto, che accompagna Alice attraverso scenografie essenziali ma di impatto, coloratissime e tecnologiche, disegnate da Ugo Nespolo.

«Non immaginate un Alice nel paese delle meraviglie narrativo – spiega Asia -. Non è un musical, non c’è storia. Siamo piuttosto nella dimensione del sogno, della rêverie, di cui Alice è il trait-d’union». Originali anche le musiche, degli italiani La Femme Piège, per lo più registrate ma alcune eseguite dal vivo da Rose Winebrenner, cantante e musicista, e Guilhem Desq, compositore e suonatore di ghironda, che appaiono in scene e interagiscono con gli altri membri del cast. Un successone questo «Le Cirque with World's Top Performers»: in tournée da un paio di stagioni in Italia e che ora si affaccia per la prima volta in Europa. «È uno spettacolo in continua evoluzione – spiega ancora Garelli -. Il pubblico è a distanza ravvicinata da questi meravigliosi artisti, non disturbato dalla sovrabbondanza e talora dall’eccesso di effetti speciali che caratterizza gli show del Cirque du Soleil». Pur in una dimensione teatrale, qui si respira maggiormente lo spirito del circo tradizionale: tutti con il naso per aria e il fiato sospeso (non c’è rete) ad ammirare performance che hanno del magico.