Gli svizzeri restano grandi bevitori di champagne

ZURIGO - La Svizzera ha mantenuto l’anno scorso l’ottavo rango nella classifica mondiale degli importatori di champagne dalla Francia. Tenendo conto del numero di abitanti, i cittadini elvetici sono i secondi più grandi bevitori di questo vino, dietro solo a quelli del Belgio.
È quanto emerge dalle cifre diffuse dall’organizzazione interprofessionale Comité Champagne. Nel 2018 le bottiglie AOC (etichetta equivalente alla Denominazione di origine controllata, DOC) vendute nella Confederazione sono state 5,8 milioni, contro i 9 milioni del Belgio.
In termini assoluti la Svizzera non può ovviamente competere con grandi Paesi quali Regno Unito (26,8 milioni di bottiglie), Stati Uniti (23,7) e Giappone (13,6). Lo champagne consumato in territorio elvetico è stato tuttavia circa il triplo in confronto per esempio a Cina e Russia.
Il volume di questo vino pregiato importato in Svizzera è relativamente stabile da 10 anni e riflette una situazione di mercato «matura», ha affermato all’agenzia finanziaria AWP Thibaut Le Mailloux, direttore della comunicazione di Comité Champagne.
Se il numero di bottiglie AOC è rimasto costante, il corrispondente volume d’affari è andato in crescendo, toccando i 121 milioni di euro nel 2018. Ciò dimostra che gli svizzeri cercano un prodotto di prestigio e più oneroso, ha aggiunto Le Mailloux.