Gli USA onorano le donne pilota

WASHINGTON - L'America ha reso onore alle dimenticate donne-pilota dell'aviazione statunitense della Seconda guerra mondiale. Pilotavano aerei da guerra ma non sono mai state considerate veri «piloti militari». Non andavano a combattere il nemico, tuttavia svolgevano il prezioso compito di spostare materiali e velivoli da una base aerea a un'altra. Molte di loro sono morte in missione ma non hanno mai avuto funerali di Stato e sui loro feretri non ci sono mai state bandiere stelle e strisce. Quando poi hanno finito di servire gli Stati Uniti nessuno ha mai pensato a tributare loro alcun onore.Sono le oltre 1.000 donne del Women Airforce Service Pilots, che hanno servito gli Stati Uniti tra il '42 e il '44, rimaste dimenticate per decenni sino alla cerimonia di ieri a Capitol Hill, durante la quale 200 di loro, ottuagenarie e spesso in sedie a rotelle, hanno ricevuto la 'Congressional Gold Medal' (la medaglia d'oro del Congresso), il massimo riconoscimento civile degli Stati Uniti. Dopo una lunga battaglia legale, solo nel '77 hanno conquistato lo status di veterane di guerra, ma la premiazione di ieri e' stata il vero tributo a cui tutte loro hanno sempre puntato. «Questo è giorno è molto importante - ha spiegato una di loro - non tanto per noi che siamo sopravvissute, ma per le circa 800 nostre compagne che sono morte in questi anni senza che nessuno riconoscesse il loro valore. Siamo qui per loro e per le loro famiglie».Nonostante l'età, queste arzille vecchiette non hanno perso il gusto della battuta e il cameratismo di un tempo. Una di loro, oggi novantaduenne, per ricordare i vecchi tempi, ha ricordato divertita che quando arrivavano negli aeroporti, prima che salissero sull'aereo, ogni volta i meccanici si chiedevano increduli: «Che fine ha fatto il pilota?».