Grande successo per Espérance in Musica

La manifestazione ha festeggiato i suoi dieci anni di vita al Palapenz
Red. Online
15.12.2013 14:56

CHIASSO - Sicuramente i Vad Vuc non immaginavano, nove anni fa, quando in collaborazione con l'Associazione Espérance ACTI di Balerna, decisero di dare vita ad Espérance in Musica, che il loro evento benefico sarebbe diventato la principale manifestazione ticinese indoor del segmento pop-cantautorale. Invece le cose sono andate ben oltre le loro più rosee aspettative sia sul fronte umanitario che su quello artistico. Nel corso del suo primo decennio di vita, celebrato sabato sera in un Palapenz di Chiasso stracolmo, Espérance in Musica è infatti riuscita a raccogliere circa 300.000 franchi utilizzati per la realizzazione di numerosi pozzi d'acqua nel Sud-est asiatico.Sabato la serata è stata di straordinaria intensità, aperta dalla band rivelazione della scena cantonale 2013, i giovanissimi Make Plain, duo acustico (per l'occasione trasformatosi in trio con l'innesto di un batterista)  la cui proposta si ispira in maniera inequivocabile al folk-rock americano degli anni Sessanta. Poi il palcoscenico chiassese ha ospitato uno dei più interessanti set della storia di Espérance. Una band che, a primo acchito, richiama Fabrizio De André ma che, ad un ascolto solo un po' più approfondito, rivela anche altri maestri: il teatro-canzone di Gaber, una gestualità scenica del cantante che richiama Freddy Mercury e, nonostante siano romagnoli, echi di quella tradizione popolare sviluppatasi "Fra la Via Emilia ed il Far West", per dirla alla Guccini – altro padre putativo di un ensemble che sicuramente tra non molto rivedremo (believe me!) sui maggiori palcoscenici italiani.Dopo i Nobraino è toccato a Mauro Pagani ammaliare la platea: l'ex cervello della PFM, ex mente musicale del più ispirato De André, nonché inventore della via italiana alla "world music", ha deliziato i presenti con un concerto nel quale ha idealmente ripercorso i passi salienti della sua lunga carriera. Il tutto quale preludio dell'entrata in scena dei Vad Vuc che, in formazione allargata e impreziosita da vari ospiti (tra cui il decano della canzone popolare d'autore meneghina, Nanni Svampa) hanno concluso la serata in un'incandescente atmosfera di festa.

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