Musica

Haitink e l’Orchestra Mozart in un concerto indimenticabile

Al LAC, nell’ambito del programma pasquale, con pagine di Haydn e Beethoven
L’Orchestra Mozart
Alberto Cima
26.04.2019 06:00

LUGANO - Uno dei più grandi direttori dell’ultimo secolo, l’olandese Bernard Haitink, è stato grande protagonista, unitamente all’Orchestra Mozart e ai relativi solisti, del concerto tenutosi giovedì al LAC nell’ambito del Festival di Pasqua di LuganoMusica. Commovente vedere Haitink, a novant’anni, sul palco e dirigere con maestria, precisione, meticolosità, passione, classe, intelligenza e coinvolgimento. Di Haydn è stata eseguita la Sinfonia concertante per oboe, fagotto, violino, violoncello e orchestra in si bemolle maggiore, Hob.I.105. È una composizione brillante, ma poco nota, soprattutto per l’inusuale organico che richiede quattro solisti di prim’ordine, in bella evidenza specialmente nell’Andante. L’oboe e il fagotto mettono in risalto un motivo doloroso. Nella produzione haydniana questa Sinfonia è un unicum per l’andamento concertante che la contraddistingue e richiama alla memoria le Sinfonie concertanti di Mozart. L’oboista Lucas Macias Navarro ha suonato con sensibilità ponendo in giusto risalto sonoro il registro grave, grazioso quello medio, esile quello acuto. Piacevole e ben definita tanto nei passaggi melodici quanto in quelli tecnici, la sonorità del fagottista Raffaele Giannotti. Penetrante, espressivo e talvolta persino passionale, pieno di vita e di luce il suono della violinista Lorenza Borrani. Il violoncellista Gabriele Geminiani, con le sue note nobili e morbide, si è espresso molto bene sia nei momenti cantabili sia in quelli virtuosistici. A proprio agio l’Orchestra Mozart guidata da uno straordinario Bernard Haitink. Sentimenti e passioni umane sono ben descritte nella Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore, op. 55 («Eroica») di Beethoven. Penetrante e plastico il primo movimento; nel secondo (Marcia funebre. Adagio assai) il timbro entra a pieno titolo nell’architettura musicale; il terzo presenta un ritmo vivace; il quarto è dotato di una libertà inventiva. Grazie a un lavoro innovatore di strutturazione timbrica, l’Eroica modifica l’ordine formale dello stile sinfonico classico. Nobile l’interpretazione di Bernard Haitink: cura estrema del suono e del fraseggio, capacità analitiche e capillari, intensità di lettura, adesione alle dinamiche e all’agogica. L’Orchestra Mozart gli ha risposto con acume e slancio. Un concerto indimenticabile.