I fascisti del Ticino replicano a «Libera Stampa»

Fascisti e svizzeri
Riceviamo: L’Ufficio centrale dei Fasci italiani nel Ticino, in data 19 aprile, comunica: L’organo ufficiale del Partito socialista ticinese «Libera Stampa», nel numero del 19 aprile, nella rubrica «Con le molle», cerca una giustificazione alle aggressioni contro i fascisti italiani in una conversazione che sarebbe stata sorpresa alla Stazione di Lugano fra individui portanti all’occhiello il ritratto di Mussolini. In detta conversazione gli individui in parola avrebbero prospettato l’eventuale cacciata degli Svizzeri dall’Italia, con successiva «spedizione» contro le «camicie rosse» nel Ticino. Tale asserzione – per quel che riguarda Fascismo e fascisti nel Ticino – è assolutamente falsa, e fa parte del sistema socialista di crearsi dei consensi nell’opinione pubblica per eventuali contro elementi fascisti nel Ticino.
È opportuno considerare: 1. che non tutti quelli che portano distintivi fascisti o ritratti di Mussolini sono fascisti; 2. che i fascisti veramente tali sono tenuti, per severa disciplina e più severo controllo, a seguire le direttive dei Direttorii, che escludono ogni e qualsiasi espressione meno che corretta verso il Paese che li ospita; 3. che le direttive dei Fasci nel Ticino volgono a un rafforzamento dei rapporti italo-svizzeri, insipirandosi alle simpatie per la Svizzera dimostrate, con atti e con parole, dal Governo del Duce; 4. che le «camicie rosse» – fenomeno di politica ticinese, ed in quanto tale – non possono richiamare l’attenzione nè tanto meno l’azione del Partito fascista italiano.
Resta, naturalmente, il problema di un Partito ticinese che, non cercato nè preso di mira, tende da tempo, con discorsi, scritti ed azioni, a turbare le attività, a travisare il pensiero e ad impacciare l’opera di una organizzazione italiana, esclusivamente italiana, al di fuori della politica del Paese che la ospita, ed unicamente volta a muoversi nelle Colonie e fra gli emigrati. Problema che affaccia agli organi responsabili dei Fasci la necessità di provvedere alla difesa energica di un diritto, sia singolo che collettivo, che non gli può essere tolto: il diritto alla piena vita della gente italiana all’estero, in quanto a pensiero e ad attività.
Confederazione
Salandra a Ginevra
Ginevra, 19 (ag) – L’on. Salandra, ex presidente del Consiglio italiano, arriverà venerdì a Ginevra per rappresentare l’Italia al Consiglio della Società delle Nazioni. Durante i primi giorni della sessione attuale l’onorevole Salandra era stato sostituito dal signor Garbasso, ministro italiano a Berna.
Sovvenzioni scolastiche
Berna, 18 (ag) – Le sovvenzioni federali alla scuola primaria ammontano nello scorso esercizio a 2.434.231 franchi.
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