"Il Calabrone Verde" secondo Gondry

Michel Gondry si è fatto la fama di regista surreale, artigiano di scene oniriche e poetiche, all?insegna della fantasia e di una sorta di arte povera prestata al cinema con ottimi risultati. Il filmmaker francese – che peraltro ha già comunque avuto modo di confrontarsi con divi dello star system hollywoodiano, come Jim Carrey e Cate Winslet in Se mi lasci ti cancello – compie il grande salto e si trova a gestire un film fumettoso e supereroistico, a grosso budget: The Green Hornet – Il Calabrone Verde, nelle sale anche in versione 3D.Come se la cava? Benissimo, nonostante un incasso ai botteghini USA inferiore alle attese e benché dei suoi caratteristici tratti visivi non rimanga molto stavolta, solo qualche pennellata visionaria qua e là. Ma sono sceneggiatura e dialoghi, dall?efficace umorismo, a sopperire egregiamente nel raccontare la storia di un gaudente playboy e del suo assistente tuttofare, diventati per caso vendicatori mascherati in guerra contro la criminalità di Los Angeles. La serie radiofonica anni Trenta, diventata poi televisiva negli anni Sessanta, rivive con brio e originalità. Seth Rogan è il protagonista, Jay Chou veste i panni di Kato, ruolo che fu di Bruce Lee in tv. La bella è Cameron Diaz e il cattivo è Christoph Waltz di Inglourious Basterds.