Riconoscimento

Il Gran Premio svizzero di musica alla violoncellista Sol Gabetta

La 43.enne svizzerotedesca di origine argentina «è una delle violoncelliste più famose e di successo dei nostri tempi», scrive l'Ufficio federale della cultura
©KEYSTONE/ENNIO LEANZA
Ats
23.05.2024 10:51

La violoncellista svizzerotedesca di origine argentina Sol Gabetta è stata insignita del Gran Premio svizzero di musica 2024, dotato di 100'000 franchi. Ricompensati altri sette musicisti, fra cui il compositore ticinese Ivo Antognini, e tre organizzazioni culturali.

La 43enne Sol Gabetta «è una delle violoncelliste più famose e di successo dei nostri tempi», scrive l'Ufficio federale della cultura (UFC) in una nota odierna. Nata in Argentina, vive da diversi anni a Olsberg (AG).

«Sono molto onorata», ha reagito la musicista, citata nella nota. «Questo mi dà l'energia per realizzare altri progetti in Svizzera, che potranno aiutare le giovani generazioni.»

Inizi a Lucerna

Gabetta si è fatta notare sulla scena internazionale nel 2004, quando ha debuttato al Festival di Lucerna con l'Orchestra filarmonica di Vienna. In seguito, si è esibita come solista con le orchestre più prestigiose e con star come la mezzo-soprano italiana Cecilia Bartoli.

Oltre al repertorio classico per violoncello, come opere di Vivaldi, Elgar e Beethoven, Gabetta esegue regolarmente opere di musica contemporanea, alcune in duo con la violinista bernese Patricia Kopatchinskaja.

Nel 2022 Gabetta ha ricevuto il Premio europeo della cultura. Ha registrato il suo ultimo album, «Mendelssohn» (2024), con il pianista francese Bertrand Chamayou.

Premiate musiche corali e barocche

Fra i sette laureati dei Premi svizzeri di musica, dotati di 40'000 franchi ciascuno, figura il compositore ticinese di musica corale Ivo Antognoni. Le sue opere sono eseguite in tutto il mondo: la prima del suo oratorio «A prayer for mother earth» si è tenuta alla Carnegie Hall di New York nel 2016. Nel 2023, il Trinity Choir di Cambridge ha registrato un album completo delle sue opere, «Come to me in the silence of the night».

«È sempre un onore e un privilegio ricevere un riconoscimento per il proprio lavoro artistico, soprattutto se proviene dalla nazione in cui si vive, perché non è mai scontato. Significa moltissimo per me ed è una grande spinta per continuare sulla mia strada e cercare di migliorare sempre ciò che faccio», ha affermato il compositore, nato a Locarno nel 1963, citato nella nota.

Anche Leila Schayegh, violinista barocca e insegnante presso la Schola Cantorum di Basilea, ha destato l'attenzione della giuria. Come solista e musicista da camera, dà vita alla musica antica con un repertorio che abbraccia tre secoli. Negli ultimi anni, la violinista 49enne ha esteso il suo repertorio a opere dell'epoca classica e romantica.

Gli altri laureati sono il sassofonista jazz Tapiwa Svosve, la cantante di jodel Simone Felber, il gruppo metal Zeal&Ardor e il poeta sonoro bernese Zimoun. La polistrumentista ginevrina Simone Aubert è l'unica romanda premiata quest'anno.

Premi speciali di musica

A tre attori culturali vanno i premi speciali di musica, dotati di 25'000 franchi ciascuno. Il Museo e centro svizzero di strumenti musicali elettronici (smem) di Friburgo ospita una delle più grandi collezioni di strumenti musicali elettronici al mondo.

Questo stock di quasi 5'000 articoli spazia dai sintetizzatori ai banchi di mixaggio passando dalle apparecchiature per effetti. La collezione del museo è frutto di quanto raccolto sull'arco di circa quarant'anni dal basilese Klemens Niklaus Trenkle.

Sono stati premiati anche il Lausanne Underground Film & Music Festival (LUFF) e l'etichetta discografica e collettivo Somatic Rituals di Basilea.

La cerimonia di premiazione si terrà il 12 settembre a margine del festival Label Suisse di Losanna. Alcuni dei vincitori si esibiranno durante la cerimonia di premiazione al Casinò di Montbenon. La giuria, composta da sette membri, è presieduta quest'anno da Johannes Rühl, che subentra a Laurence Desarzens.