Riconoscimenti

Il Premio Chiara a Marta Morazzoni

«Il dono di Arianna» edito da Guanda la spunta in una terna al femminile - Oltre ai voti popolari la scrittrice lombarda ha conquistato anche la giuria della stampa
Le finaliste del premio da sinistra Beatrice Morini, Marta Morazzoni e Laura Morante. ©CdT/Gabriele Putzu
Red. Cultura&spettacoli
28.10.2019 08:55

Dopo un serrato testa a testa , terminato nel tardo pomeriggio di ieri con lo spoglio in diretta nella splendida cornice delle Ville Ponti a Varese, Marta Morazzoni con il suo Il dono di Arianna (Guanda) è stata proclamata vicitrice della 31. edizione del Premio Chiara. La consegna del premio è avvenuta alla presenza del presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana che si è complimentato per l’alto valore culturale della manifestazione.

È la seconda volta, in trentun anni di esistenza del Premio Chiara, che la terna di finalisti era composta da sole donne (l’unico precedente era stato nel 2000). Con Marta Morazzoni a contendersi il prestigioso riconoscimento insubrico c’erano infatti anche Laura Morante con Brividi immorali per La nave di Teseo e Beatrice Masini in gara con Più grande la paura edito da Marsilio. Le tre finaliste erano state presentate ufficialmente sabato pomeriggio a Lugano in un incontro svoltosi alla Biblioteca cantonale. Da segnalare che Marta Morazzoni oltre alla giuria popolare ha conquistato anche la giuria della stampa che le ha assegnato il suo particolare riconoscimento.

Il pomeriggio alle Ville Ponti è stata pure l’occasione per decretare il vincitore del Chiara Giovani che è andato a Chiara Aquilino, classe 1997, di Gallarate con Pensieri di un perfetto sconosciuto. Per questa edizione 2019 il tema della sezione era "Il potere della gentilezza". In quest’ambito agli onori anche la giovane ticinese Cecilia Spacio di Figino che per il racconto Occhi di pietra si è vista assegnare il premio Regio Insubrica. Tra le opere non giunte in finale, menzione speciale per Davide Van De Sfroos e i suoi Ladri di foglie pubblicato da La nave di Teseo.