Il ritrovato flirt dei Sinplus con il rock

Break The Rules, il nuovo album dei Sinplus, uscito il 7 maggio, è un disco importante nel percorso artistico dei fratelli Gabriel e Ivan Broggini. Le 13 tracce che lo compongono sono il risultato di un percorso durato anni, che li ha visti deviare dalla loro prima passione per cercare compromessi più popolari (che hanno anche portato i loro bei frutti).
Oggi però troviamo due artisti diversi, che negli ultimi mesi hanno superato scogli difficili e sono riusciti a trasformare questa esperienza di vita vissuta in musica, ricominciando a seguire l’ago di quella bussola che anni fa li aveva spinti a partire per questo viaggio.
«Ci piace vedere questo disco come una specie di lettera d’amore al rock’n’roll... per celebrare questo ritrovato flirt. Le sonorità sono quelle classiche a cui abbiamo cercato di aggiungere qualche elemento un po’ più moderno». A descrivere così Break The Rules è Gabriel. Quello che però non dice è che all’interno del disco sembrano lottare ancora diverse anime. Anime che cercano di trovare il loro spazio, che a volte riescono a emergere ma che quando s’incontrano tra loro, a metà strada, finiscono per dare vita a qualcosa di diverso. Verrebbe quasi da dire più intimo, più personale.

Nuove regole
Là dove la New Wave incontra il Brit Rock (con la sua variante irlandese) e si trasforma, invadendo il Pop, ci sono infatti i due fratelli. Ancora un po’ spaesati ma con le idee ben in chiaro sul da farsi. Prima di tutto rimettendo in discussione lo status quo. Le regole che hanno deciso di rompere con questo nuovo lavoro, realizzato nelle confinate mura domestiche, sono quelle create da loro stessi. Sono regole che i Sinplus si sono dati nel corso degli anni per trasformare quell’impulso iniziale in una carriera che li ha portati a girare il globo. Ma quando il globo ti impedisce di viaggiare, quando la routine si trasforma e ti obbliga a ricalibrare la tua vita, quelle stesse regole che ti hanno portato fin lí e ti hanno spinto ad andare avanti finiscono per diventare delle vere e proprie trappole. La conseguenza è chiara e la stiamo vedendo a più riprese in questo periodo. C’è chi viene travolto e chi invece ha la forza e l’energia per riconfigurare i propri orizzonti. Ed è quello che hanno fatto i Sinplus con Break The Rules. È innegabile che il duo abbia sempre posseduto una gran dose di energia. La differenza sostanziale rispetto al passato, è che in questo lavoro quell’energia risulta più autentica e naturale, forse perché il processo creativo è tornato ad essere giocoso, fatto di «melodie e idee di testo nate di notte, con lo strumento in mano, davanti al camino e a una birra». Un processo che in soldoni sembra diventato più inclusivo e meno paranoico, come d’altronde conferma l’ammissione di qualche «pippa mentale di troppo» in passato.

Un gioco libero
Crescere a volte vuol dire guardarsi indietro e ammettere di aver deviato un po’ troppo dalla propria strada. A volte significa anche riscoprire la gioia del gioco libero senza troppi confini, cosa che in Break The Rules pare essere una sorta di mantra. Così come in ogni disco, anche tra le tredici canzoni dell’album (alcune delle quali già anticipate quali singoli o all’interno dell’EP pubblicato lo scorso anno) ci sono brani più azzeccati di altri, ma la sensazione di fondo è che, con questa riacquistata naturalezza, sia arrivata anche una nuova solidità. Dopo aver riascoltato il disco tutto d’un fiato è evidente che, rispetto a tutto quello che è arrivato prima, la barca ha cambiato rotta in maniera decisa, e il timone è tenuto ben saldo in questa ritrovata direzione artistica.
Per vedere il culmine di questo processo dovremo attendere ancora un pochino, fino a quando il motore dei live non sarà ripartito a pieno regime e permetterà ai Sinplus (così come a tutti gli altri musicisti) di uscire dall’isolamento forzato per incontrare il proprio pubblico, così come è giusto che sia.