Musica

La canzone israeliana all'Eurovision diventa un caso

Gli organizzatori dell'European Broadcasting Union (Ebu) devono approvarne il testo: vogliono accertarsi che non abbia alcun contenuto politico – Il ministro della Cultura: «Si tratta di una canzone commovente, che esprime il sentimento di dolore che c'è nel pubblico»
Ats
23.02.2024 19:54

Pochissimi l'hanno sentita, ma la canzone October Rain con cui Israele conta di partecipare a maggio all'Eurovision Song Contest di Malmö (Svezia) sta già suscitando una tempesta. Il testo, quasi tutto in inglese, è stato sottoposto una settimana fa al giudizio degli organizzatori dell'European Broadcasting Union (Ebu) che si sono per ora astenuti dall'approvarlo. E hanno avviato uno scambio di messaggi di chiarimento con l'emittente pubblica israeliana Kan.

I media locali affermano che l'Ebu vuole accertarsi che la canzone non abbia alcun contenuto politico, altrimenti - viene fatto notare - Israele sarebbe escluso da questa edizione dell'Eurovision. La questione appare essere scottante, mentre ancora infuria la guerra fra Israele e Hamas, innescata dai massacri del 7 ottobre. «Il dialogo con l'Ebu procede» ha fatto sapere oggi Kan, aggiungendo che comunque quella canzone - affidata alla cantante Eden Golan - non sarà modificata o sostituita.

Allo stesso tempo il testo - composto da Keren Peles e Avi Ohayon - è stato oggi pubblicato per esteso sul sito di Kan, affinché tutti possano prenderne visione e farsene un'opinione approfondita. Quella che sembra essere una ballata inizia con: «Scrittori della Storia, state con me. Guardate nei miei occhi e vedete, gente che se ne va senza mai più dire arrivederci. Stanotte qualcuno ha rubato la luna, e mi ha preso la luce». Dopo alcune strofe si giunge a righe drammatiche: «Danzo nella tempesta, non abbiamo niente da nascondere. Portatemi a casa, lasciate indietro il mondo. Vi prometto che mai più. Sono ancora intrisa, della pioggia di ottobre».

Dopo aver appreso degli appelli giunti da più parti ad impedire la partecipazione di Israele all'Eurovision, nella vicenda è intervenuto anche il ministro della cultura Micky Zohar che si è rivolto direttamente all'Ebu. Se la canzone fosse bocciata, ha detto, «sarebbe uno scandalo. In quel testo - ha aggiunto - non c'è niente di politico. Si tratta di una canzone commovente, che esprime il sentimento di dolore che c'è nel pubblico».

Alla luce della guerra a Gaza, la partecipazione di Israele a questa edizione dell'Eurovision era già stata oggetto di polemiche prima ancora che all'orizzonte comparisse October Rain. Petizioni per la sua esclusione erano state pubblicate a gennaio da artisti in Islanda e in Finlandia. Adesso la vicenda ha innescato accese polemiche nelle reti sociali di vari Paesi. Uno degli argomenti messi sul tavolo è perfino di carattere meteorologico: la canzone avrebbe una nota stonata perchè, viene affermato, »ad ottobre in Israele non piove mai«.

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