Europa

La gamba amputata del padre sul pacchetto di sigarette

Un uomo ha notato l’immagine sulla confezione di tabacco, nonostante il genitore non avesse mai dato l’autorizzazione - Quella menomazione poi non fu a causa del fumo, ma di un’aggressione
Un vecchio pacchetto di sigarette. (Foto archivio CdT)
Red. Online
19.07.2019 12:23

LUSSEMBURGO - All’inizio del 2018, in Lussemburgo, un uomo notò qualcosa di familiare dopo aver comprato un pacchetto di tabacco da rollare. Sul pacchetto veniva raffigurata una delle tante immagini sui rischi che corrono i fumatori. La foto mostrava una gamba amputata accompagnata dalla scritta “Il fumo ostruisce le arterie”, ma per quell’uomo non era un arto qualsiasi: era la gamba di suo padre.

L’uomo tornò a Metz, in Francia, dove abitava suo padre, per mostrargli la foto che aveva trovato sul pacchetto di tabacco. La gamba amputata in foto era proprio quella del genitore, e anche le cicatrici combaciavano, solo che lui non aveva mai dato il consenso perché una sua foto venisse usata per i pacchetti di sigarette e di tabacco. Inoltre il suo caso non aveva niente a che fare con il fumo: la gamba, infatti, gli era stata amputata nel 1997 in Albania in seguito a un’aggressione.

La storia è stata raccontata per la prima volta il 17 luglio da un’emittente radiofonica locale, France Blue Lorraine Nord, e poi ripresa da diversi giornali francesi. L’avvocato dell’uomo, Antoine Fittante, ha detto che la foto sarebbe stata scattata sei settimane prima della scoperta del figlio, quando l’uomo si era recato in ospedale per chiedere un consulto circa la possibilità di utilizzare una protesi. In quell’occasione gli erano state scattate delle foto, come si fa di solito in questi casi, ma non pensava che le avrebbero usate per apporle sulle confezioni di tabacco e sigarette.

L’avvocato ha detto di aver chiesto chiarimenti sia all’ospedale che al dipartimento della Commissione Europea che si occupa della scelta delle scatti da usare sui pacchetti di sigarette. Fittante precisa inoltre che solitamente la Commissione Europea utilizza un database di immagini per le quali le persone ritratte hanno dato l’autorizzazione all’utilizzo, cosa che nel caso dell’uomo di Metz non è avvenuta. «Il mio cliente si sente tradito, ferito nella sua dignità, nel vedere la sua disabilità mostrata sui pacchetti di sigarette nei tabaccai», ha proseguito Fittante.

Di recente è accaduto qualcosa di simile anche in Italia, dove un uomo di Misano, in Emilia-Romagna, ha trovato una foto scattata a sua moglie in ospedale poco prima che morisse di tumore. L’uomo ha detto che la donna non aveva dato nessuna autorizzazione all’uso della sua immagine sulle confezioni delle sigarette, e che peraltro, anche in questo caso, la malattia per cui morì la moglie non era legata al fumo.