La ghigliottina in azione ad Altdorf, eseguita la condanna a morte di Bernet
L’esecuzione capitale
Altdorf, 29 ore 9 (Resp.) – La esecuzione capitale di Clemente Bernet ha avuto luogo stamane alle sette. Alle 4 di stamane il Bernet si confessò e ricevette la comunione, poi ascoltò la messa. Alle 5 i frati che lo assistevano gli fecero recitare le preghiere degli agonizzanti. Bernet appariva assai calmo e tutto compreso di fervore religioso. Alle 6 ascoltò un’altra messa; alle 6.45 si presentò in cella un agente della gendarmeria, annunciandogli che l’ora era giunta. Il Bernet si alzò, si lasciò bendare gli occhi e con passo sicuro, accompagnato dal prete, uscì dalla cella; il triste corteo si recò al posto dove sorgeva la ghigliottina. Ad un gesto del comandante della gendarmeria, Bernet si è levato la benda dagli occhi; poi, rivoltosi agli astanti, pronunciò un breve discorso nel quale, dopo aver ricordato la triste infanzia, la sua cattiva educazione ed i suoi trascorsi, ha chiesto perdono del suo delitto ai parenti della vittima.
Prima di mettere la testa sotto la ghigliottina il Bernet abbracciò l’avvocato difensore e il prete, poi, sdraiatosi sull’asse, mise il capo sotto la lunetta; alle 6.50, ad un ordine secco del comandante, la ghigliottina cadeva sul collo di Bernet. La testa ruzzolava cinque metri lontano, il corpo venne raccolto in una cassa; la testa fu portata in una sala del penitenziere dove sarà esaminata da una ventina di medici psichiatri. I testimoni affermano che Bernet ha dimostrato un coraggio eccezionale
L’ultima notte del condannato
£Altdorf, 28 (Resp.) – Bernet ha passato l’ultima notte di vita assistito dal confessore delle prigioni e dal curato di Schattdorf, unitamente allo suocero, che è restato col condannato fino alle dieci di sera. Per esaudire ad un suo desiderio gli fu servito un pranzo composto di una torta di mele, di uova e latte. Bernet ha preso anche un poco di vino ed ha fumato parecchie sigarette (egli è sempre stato un gran fumatore). Bernet ha espresso la volontà che non gli si bendino gli occhi e che non siano legate le sue braccia, non temendo egli di salire al patibolo, e volendo egli tenere il crocifisso in mano che una persona di Berna gli ha regalato. Questo desiderio è stato solo in parte accolto dalle autorità, che gli permetteranno di andare libero fino alla porta della prigione.
Un raid Zurigo-Persia
Il primo tenente aviatore Mittelholzer, accompagnato da un meccanico, effettuerà in principio di dicembre con un apparecchio metallico, un raid Zurigo-Teheran (Persia) passando per Napoli, Atene, Rodi, Mersine e Bagdad. Il percorso è di 5600 km. Lo scopo del volo è quello di studiare il migliore cammino che dall’Europa conduce in Persia e di prendere delle fotografie, destinate alla scienza ed al cinematografo. In Persia l’aviatore svizzero effettuerà dei voli per conto del governo persiano nelle regioni del Mar Caspio e del Golfo Persico.
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