La nostalgia degli anni Novanta più forte del maltempo

È stata la nostalgia a farla da padrone nel terzo concerto di «Castle On Air» che sabato sera ha portato nella splendida corte del Castelgrande di Bellinzona il cantautore milanese Max Pezzali il quale, di fronte ad un pubblico numerosissimo, entusiasta e per nulla intimorito dai violenti scrosci di pioggia e dalle raffiche di vento che hanno punteggiato la serata, ha passato in rassegna il suo repertorio degli anni Novanta quello, per intenderci, inciso con il marchio 883 in cinque album: “Hanno ucciso l’Uomo Ragno” (1992) “Nord Sud Ovest Est” (1993), “La Donna Il Sogno & Il Grande Incubo” (1995), “La Dura Legge Del Gol” (1998) e “Grazie Mille” (1999).
Ben trentadue le canzoni della sua scaletta che per oltre due ore ha fatto ballare e cantare il pubblico, da Non me la menare che ha inaugurato il concerto alle conclusive e danzerecce Nord Sud Ovest Est e Tieni il tempo. In mezzo tanti vecchi e indimenticati successi che l’artista e la sua band hanno il più delle volte riunito in minimedley tematici tra cui uno - decisamente interessante - all’interno del quale Pezzali ha recuperato una serie di canzoni da lui scritte per altri artisti (da Fiorello a Niki alla giovanissima Caterina) e che in passato solo raramente aveva eseguito in concerto. E passando attraverso canzoni da cantare a squarciagola con il pubblico come Rotta per casa di dio, Nella notte, Hanno ucciso l’uomo ragno, Gli anni, Come mai, Nessun rimpianto (tanto per citarne alcune) non è mancata neppure una gradita sorpresa, ossia la comparsa sul palco di Leo Leoni di Gotthard per La dura legge del gol che ha ulteriormente arricchito con un potente assolo di chitarra.
«Castle On Air» si concluderà mercoledì 28 luglio con un concerto pianoforte e voce di Gianna Nannini. Biglietti su www.ticketcorner.ch