Musica

La nuova estenuante sfida di Morgan

Il controverso ma geniale artista milanese spiazza ancora una volta tutti pubblicando un audiolibro di quasi cinque ore e mezza - Un originalissimo zibaldone in cui, a ruota libera, mescola parole, pensieri, narrazione e, naturalmente, canzoni
Marco Castoldi, in arte Morgan, è nato a Milano il 23 dicembre 1972 / © Shutterstock
Alessio Brunialti
28.01.2021 06:00

Attenzione: leggere attentamente le avvertenze e le modalità d’uso. Avvertenza: se ritenete che Marco «Morgan» Castoldi sia uno sbruffone pieno di sé, un musicista che ha dissipato orribilmente il suo talento tra comparsate televisive, polemiche indegne con i media fino al «Dov’è Bugo?» da finto tonto sul palco dell’Ariston – episodio che ha rischiato seriamente di segnare il suo epitaffio come artista – se pensate tutto questo, di certo L’audiolibro di Morgan non fa per voi. Anzi, evitatelo proprio con estrema cura, perché nelle 5 ore (e 22 minuti) di quest’opera Egli – la maiuscola è d’obbligo – non ha freni inibitori e per i non iniziati potrebbe essere, anzi, sicuramente è un’autentica, raffinatissima, interminabile tortura. Ma se invece... Ma se invece riuscite a separare l’artista, il musicista dal personaggio, il Morgan che è da quello che ci fa, il compositore, polistrumentista, produttore, arrangiatore innamorato degli anni Ottanta, ma figlio dei Settanta, che ha mangiato pane e Bowie, ma è anche ragazzo di buone letture ed eccellenti visioni, allora questo prodotto originalissimo fa indubbiamente per voi. «Prodotto», sia detto senza svilirlo, perché non è un disco «normale» (in più di un senso). E neppure un comune audiolibro, a cominciare dal fatto che non ne esiste un contraltare, il libro da leggere senza audio. Semmai Essere Morgan – La casa gialla (La Nave di Teseo) biografia non solo di sé, ma della casa d’artista che ha perso con grande polemica pubblica, è un eccellente compendio.

In questo tempo lungo, necessariamente affidato al formato mp3 (modalità d’uso: potrebbe non suonare su un lettore cd qualsiasi, ma ogni computer sarà lieto di accoglierlo) per contenere in un unico CD la durata pachidermica, mescola parole, elucubrazioni, narrazione, considerazioni, naturalmente anche musica, interpellando pure Roberto Vecchioni che duetta in Luci a San Siro e perfino Ivano Fossati, che finora era uscito dal suo letargo autoimposto solo per Mina e che si incarica della prefazione vocale. È un grande Zibaldone, dove ribollono Bach e i Depeche Mode, i Duran Duran e il Fabrizio De André del Cantico dei drogati, naturalmente i Bluvertigo con deliri controllati e non (Ciao ragazzi ciao Novella 2001 odissea nello spazio Madonina, Nietzsche e Wagner).

Insomma, chi non ama Morgan ha un’occasione in più per ritenerlo un incontenibile narcisista. Per gli altri questa è un’opera d’arte a sé stante nel panorama musicale attuale e chissà che non segni un punto di partenza anche per altri artisti (magari, un consiglio, senza necessariamente superare Via col vento di un’ora e venti minuti).