L’aria delle Alpi in bomboletta spray riceve il Sasso del Diavolo

L’aria delle Alpi in bomboletta spray, esportata fino in Asia da Swiss Air Deluxe, riceve il «Sasso del Diavolo», assegnato dall’Iniziativa delle Alpi a chi promuove i trasporti più assurdi. Ai Caffé di riparazione va invece l’ambito «Cristallo di rocca».
«Vendere l’aria delle Alpi come un prodotto di consumo è già di per sé un’idea che ha scioccato i nostri membri. Esportare queste bombolette in alluminio in Asia, su una distanza di 20’000 chilometri, provoca emissioni di CO2 completamente inutili», ha dichiarato stamane a Zurigo dichiarato Jon Pult, presidente dell’Iniziativa delle Alpi.
Swiss Air Deluxe - che sul suo sito internet pubblicizza anche una edizione limita dell’aria alpina «arricchita con il delizioso profumo delle vere vergini svizzere che vivono in montagna» - ha superato in questa poco ambita classifica l’acqua Voss importata dalla Norvegia e venduta da Migros e il prosciutto «Gusto Italiano» di Aldi, fatto con carne di suini macellati nei Paesi Bassi, lavorato in Italia, imballato in Austria e quindi spedito in Svizzera.
Premio incoraggiamento ad associazioni consumatori
Per il premio d’incoraggiamento «Cristallo di rocca», gli oltre 7200 utenti che hanno preso parte al voto online hanno plebiscitato i cosiddetti Caffé di riparazione: i servizi gratuiti di riparazione promossi dalle associazioni di consumatori ACSI (Svizzera italiana), FRC (Svizzera romanda) e SKS (Svizzera tedesca).
«Riparare invece che gettare e ricomprare: ecco un modo eccellente per far durare più a lungo i beni di consumo e ridurre l’impatto ambientale, limitando i trasporti e i rifiuti», ha dichiarato Regula Rytz, presidente dei Verdi svizzeri e membro del Comitato dell’Iniziativa delle Alpi.
In questa classifica i Caffé di riparazione hanno avuto la meglio sull’allevamento ittico urano Basis 57, che utilizza l’acqua calda del tunnel di Alptransit, e la produzione di malto del Circolo degli agricoltori di Ginevra, destinato alla produzione di birra a chilometro zero.