Cent'anni fa

L'aviatore Attilio Maffei e il duello d'altri tempi

Le notizie del 4 luglio 1922
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Nicola Bottani
Nicola Bottani
04.07.2022 06:00

Lugano
Una sfida e un probabile duello

Dato che altri giornali hanno accennato ieri alla vertenza che un nostro concittadino, l’aviatore Attilio Maffei, ha avuto sabato, vertenza che minaccia di tramutarsi in un duello, crediamo sia tempo di uscire dal riserbo che ci eravamo imposti per ragioni facilmente comprensibili e di spiegare in modo esatto di che si tratta. Nel pomeriggio di sabato il signor Maffei ritornava da Varese pilotando la sua «Lancia», seguito da certo sig. Ithen, su un’«Austro Daimler», che aveva a bordo lo chauffeur e il capitano del Regio esercito italiano signor Luciano Cuccia. Ad un dato momento il signor Maffei, che colla sua potente vettura aveva mantenuto la sesta, si tirava da parte e fermava, lasciandosi sorpassare dalla vettura dell’Ithen, il quale alzato in piedi gridava all’indirizzo del luganese una frase oltraggiosa, indispettito, forse, per un essere riuscito a sorpassarlo in corsa.

Più tardi il signor Maffei raggiungeva la vettura dell’Ithen, il quale è un ricco confederato domiciliato a Milano e che possiede una villa a Canobbio, e domandava soddisfazione dell’insulto. Come succede di frequente in simili casi la faccenda, anzichè appianarsi, finì coll’inasprirsi e il capitano italiano interveniva consegnando al signor Maffei il suo biglietto da visita.

Domenica mattina, a Lugano, sulla Piazza Riforma, il signor Maffei avvicinava il signor Ithen, accompagnato ancora dal capitano Cuccia, per una spiegazione che avrebbe dovuto avere carattere amichevole. Il giovane confederato non volle ritirare l’insulto lanciato il giorno precedente e allora il nostro concittadino lo gratificava di un termine poco parlamentare, se vogliamo, ma giustificato dal contegno dell’altro. Qui interveniva una seconda volta il capitano che fa osservare come, consegnando il biglietto da visita, aveva inteso lanciare una sfida vera e propria, e malgrado che il signor Maffei osservasse che la vertenza concerneva il signor Ithen, insisteva con parole tali da costringere l’aviatore luganese a rilevare senz’altro la sfida.

Così, molto probabilmente avremo la soluzione di una vertenza, quasi insignificante, con un duello, le conseguenze del quale non sono prevedibili da alcuno. Stamane i padrini del signor Maffei sono partiti alla volta di Milano per discutere coi padrini del capitano Cuccia il merito della vertenza e, eventualmente, le condizioni, l’arma e la scelta della località. A quanto ci consta, il signor Maffei ha scelto la pistola.

Da Massagno
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