Le note del conferenziere Guglielminotti sulla teoria della relatività

Lugano
L’importanza delle teorie di Einstein
A proposito della conferenza che avrà luogo questa sera alla Casa degli Italiani , il conferenziere Luigi Guglielminotti ci trasmette questi utili dati:
Prima di Copernico gli uomini si rappresentavano l’Universo come un edificio a tre piani: un sottosuolo, l’Inferno, un astro circolare, la Terra, e infine una cupola, il firmamento. Esisteva fino allora una direzione privilegiata, quella verticale, e inoltre il cielo aveva il compito di girare attorno alla Terra perchè il primo era stato creato per la seconda. Copernico ha distrutto tutto ciò.
Già Aristarco di Samo aveva professato idee analoghe, tanto è vero che Copernico le scoperse in uno scritto di Archimede. Eppure un secolo più tardi Galileo ebbe a soffrire persecuzione perchè difendeva simili teorie.
Prima di Einstein si credeva che il tempo fosse assoluto e si svolgesse nello stesso modo (contemporaneamente) in tutto l’Universo. La contemporaneità non esiste. Il tempo assoluto non esiste. Così pure la misura e il peso dei corpi è relativa, sta in rapporto alla velocità dei medesimi.
Bastino questi accessi per far comprendere come la rivoluzione mentale prodotta da Einstein è più vasta di quella prodotta a suo tempo da Copernico e da Galileo. La rivoluzione scientifica di Einstein è diretta contro i postulati stessi del pensiero. Occorre però, a questo proposito, evitare falsi apprezzamenti. Einstein non ha distrutto la meccanica classica, ma bensì l’ha perfezionata. Il suo merito è abbastanza grande perchè si debba a lui attribuire un altro merito che sarebbe forse la negazione del medesimo.
E ora dirò una parola circa il nostro tentativo di volgarizzazione della relatività. Prima di tutto noi cercheremo di dare un’idea molto generale dei principî della relatività. A questo riguardo mi pare interessante citare uno scritto direttomi recentemente dal prof. Pio Emmanuelli della Università di Roma:
Roma, 22 maggio 1925
Egregio Professore, Eccole le indicazioni richieste. Le raccomando di rendere la sua conferenza più semplice possibile, sfrondandola del superfluo, e di ridurla ai soli punti principali. Non si lasci lusingare dalla prospettiva di fare una cosa completa: sarebbe il fallimento della conferenza. Con deferenza, Pio Emmanuelli.
Sono in preparazione due altri gruppi di proiezioni luminose per altre due conferenze con le quali daremo un’idea di alcune questioni importantissime sulla relatività e infine affronteremo le conseguenze pratiche, specialmente nel campo astronomico delle teorie relativiste.
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Clicca qui per l'edizione completa del Corriere del Ticino del 18 giugno 1925 disponibile nell'Archivio Storico del CdT.