Le sigarette elettroniche raccolgono consensi

WASHINGTON - Svapare, cioè fumare una sigaretta elettronica, non farebbe così male come suggerito da anni da una serie di responsabili della salute pubblica Usa. Anzi, aiuterebbe tangibilmente a smettere di fumare tabacco e non ci sono prove - sia pure su dati di breve termine - sui presunti danni alla salute.
A sostenerlo sono una serie di esperti intervistati dal New York Times, i pareri sono raccolti in un articolo di prima pagina dal titolo 'Più sicuro svapare, le e-sigarette non si scrollano di dosso la reputazione di essere pericolose'.
Dopo un decennio dallo loro introduzione sul mercato statunitense, le sigarette elettroniche sono sempre meno usate e produttori come la 'NJoy' sono stati costretti a dichiarare bancarotta. Il pubblico - sulla base di campagne di informazione intentate dagli stessi Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc) - crede sempre meno nella loro sicurezza per la salute. A ritenere che le e-cig siano dannose è oggi il 40% della popolazione americana, contro il 13% nel 2012.
Eppure fumare sigarette tradizionali uccide più di 480.000 americani l'anno. "Stiamo perdendo l'occasione del secolo e la gente continua a morire per i danni del tabacco", osserva David Abrams, scienziato della 'Truth Initiative', associazione impegnata contro il fumo.
Le sigarette elettroniche - rilevano altri esperti - sono meno pericolose perché non hanno il catrame. "Ma quando il pubblico vede che sono sottoposte alle stesse regole del tabacco, la conclusione è che sono dannose", dice Daniel Wikler, professore di etica ad Harvard. Lo stesso Tom Frieden, direttore dei Cdc, ammette: Se i fumatori hanno tentato di tutto per smettere e non ci sono riusciti, allora provare con le sigarette elettroniche "è una buona cosa".