L'educazione di una bambina prodigio

In un borgo costiero della Florida, Frank (Chris Evans), ex-professore universitario, si prende cura della nipotina Mary (McKenna Grace, giovanissima di talento, tipo Dakota Fanning degli inizi), affidatagli dalla sorella morta suicida. Per la ragazzina è giunto il momento di andare a scuola. Gli insegnanti si accorgono subito del suo straordinario livello di competenze scientifiche e le voci giungono sino alla madre di Frank (e nonna di Mary), ricca bostoniana che aveva riposto le sue attese di successo accademico nella figlia defunta e ora pronta a riversarle sulla nipote. Mentre il padre biologico si disinteressa della bambina, tocca allo zio Frank cercare di assicurarle una crescita «normale» come tutti i piccoli della sua età. Anche quando la madre lo trascina in tribunale per l'affidamento. Qui, da commedia dolce-amara, Gifted diventa un legal drama con avvocati e giudice. Ed è interessante non solo che la vertenza veda una madre anaffettiva contro un figlio (e non un genero come sarebbe più ovvio), ma anche che sottotraccia emerga come la giustizia tenda a privilegiare più le risorse economiche che la felicità della bimba.