L'epoca d'oro delle serie tv

Imperversano sulle reti televisive di tutto il mondo e sono diventate una sorta di materializzazione della globalizzazione mediatica che, dopo il cinema, ha ormai invaso anche gli schermi casalinghi, mettendo spesso in difficoltà la produzione nazionale che vanta quasi ovunque una lunga tradizione. I loro fan sono pronti a tutto, pur di conoscere in anteprima lo sviluppo delle vicende che coinvolgono i loro eroi, come ci aveva già mostrato profeticamente Nanni Moretti nel 1993 nell'episodio di Caro diario in cui chiede a un turista americano in visita sull'isola di Stromboli di svelargli il finale di Beautiful. Da allora però le serie Tv, perché è di questo che stiamo parlando, ne hanno fatta di strada. È ciò che afferma John Truby – 65 anni, specialista americano nel campo della sceneggiatura, autore di diversi manuali sull'argomento – che è stato interpellato quale consulente per almeno mille produzioni tra lungometraggi e serie televisive. Truby ha tenuto di recente a Zurigo un seminario sulla scrittura di questa particolare forma di narrazione nel corso del quale, oltre a fornire interessanti suggerimenti agli specialisti in materia, ha proposto delle riflessioni che possono interessare anche il semplice telespettatore. "Oggi la serie Tv – afferma Truby – è il modello di scrittura più interessante e sofisticato nel campo dell'audiovisivo per un motivo molto semplice: la produzione hollywoodiana è dominata dai blockbuster che non permettono certo agli sceneggiatori di parlare di ciò che accade nella vita quotidiana di tutti noi". È quindi logico che i migliori "scrittori per immagini" in circolazione si siano spostati dal grande al piccolo schermo, perché – afferma ancora Truby – "Oggi la televisione è il mezzo di comunicazione che offre il tipo di narrazione più complessa e, anche se si tratta di un fenomeno piuttosto recente che risale al massimo a quindici anni fa, si può senz'altro dire che stiamo vivendo l'epoca d'oro delle serie televisive".

Lost, Trono di spade e Breaking Bad sono alcuni esempi tra i più significativi: i dettagli a pagina 33 del Corriere del Ticino di oggi.