Cent'anni fa

L'esploratore Amundsen e i suoi compagni ritornati sani e salvi

Le notizie del 19 giugno 1925
Roald Amundsen in posa accanto a uno degli idrovolanti con cui nel 1925 tentò di raggiungere il Polo Nord. © Wikipedia
Nicola Bottani
Nicola Bottani
19.06.2025 06:00

Ultima Ora
Amundsen ritornato

Berna, 19 (ag) – L’Agenzia Telegrafica apprende da New York che Amundsen è rientrato allo Spitzberg.

New York, 19 (ag) – Il cognato dell’aviatore Lincoln Elsworth ha ricevuto un messaggio annunciante che i membri della spedizione Amundsen sono rientrati sani e salvi.

Parigi, 19 ag (Havas) – I giornali riproducono un messaggio radio-telegrafico che Amundsen ed i suoi compagni hanno lanciato il 18 giugno da bordo di una nave ancorata allo Spitzberg. Da questo messaggio risulta che i due aeroplani trasportanti gli esploratori, partiti il 21 maggio alle ore 17 da Kingsbay, volarono 8 ore, percorrendo una distanza di 1.000 Km. Il punto di atterramento fu a 87,45 gradi di latitudine nord e 10,20 gradi di longitudine ovest. L’apparecchio N. 25, subito dopo atterrato, rimase attanagliato in un blocco di ghiaccio e mentre si tentava di liberarlo anche il secondo velivolo corse il pericolo di subire la stessa sorte. Amundsen fece delle osservazioni che permisero di constatare che ancora più a nord, fino a 88,30 gradi di latitudine, non si scorgevano lembi di terra. Infine il 14 giugno, dopo enormi sforzi, uno dei velivoli potè essere liberato ed il 15 mattina, con un carico ridotto, l’apparecchio si diresse verso est, raggiungendo il Capo Nord dopo 8 ore e 35 minuti di volo. Fu allora che passò nelle vicinanze un veliero norvegese che raccolse i segnali degli esploratori. L’idroplano fu rimorchiato ed il cattivo tempo costrinse la nave, il 16 giugno, a rifugiarsi alla baia Lady Franklin. Il velivolo fu abbandonato durante il viaggio. I membri della spedizione, ripreso il viaggio, arrivarono ieri sani e salvi alla Kingsbay. Una spedizione si recherà alla ricerca dell’idroplano abbandonato.

Lugano
La conferenza Guglielminotti

Con scarsa affluenza di pubblico ebbe luogo ieri sera alla Casa degli Italiani l’annunciata conferenza di Luigi Guglielminotti, il quale ha saputo con parole chiare spiegare le principali basi delle teorie che hanno reso famoso lo scienziato tedesco e che da lui hanno preso il nome. È stata veramente incresciosa l’assenza del pubblico, solito ad accorrere a tutte le conferenze, specialmente a quelle gratuite, perchè il conferenziere ha offerto una rara occasione alla cittadinanza di comprendere nella loro vera portata le teorie di Einstein, delle quali la maggior parte ne parla senza sapere di che si tratta. Il signor Guglielminotti è stato alla fine calorosamente applaudito.

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Fuggito nelle vicinanze della Chiesa S. Rocco canarino giallo. Buona mancia consegnandolo a Grassi e Co., Lugano.

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