Recensione

Con Gilberto Lonardi, per conoscere Leopardi, Montale e Giorgio Orelli

Il volume «Un naufragio e altre favole» raccoglie le conferenze tenute nei licei ticinesi dal critico letterario e professore emerito di letteratura italiana
Gilberto Lonardi è stato insignito nel 2015 del Premio letterario leopardiano «la Ginestra». © Foto di Pasquale d’Orsi/dettaglio
Sergio Roic
18.01.2021 15:19

A che cosa servono i libri? Di che pasta sono fatti? Antonio Tabucchi, lo scrittore italiano, disse che avrebbe potuto scrivere degnamente del suo gatto... Scrivere del gatto, sì, ma anche (e soprattutto) di coloro che con la loro sensibilità ci hanno svelato alcune cose importanti e fondamentali della vita, dello sguardo, della comprensione che caratterizzano l’uomo. Gilberto Lonardi, insegnante di letteratura nell’accezione maggiore e migliore, in Un naufragio e altre favole ci propone tre autori, tre poeti che hanno «fatto» la letteratura italiana, che l’hanno collocata fra le alte vette, che ci hanno fatto avvicinare a cose, sensazioni, forme e ritmi che magari possedevamo al nostro interno: loro ce li hanno chiariti, li hanno portati alla superficie, ce li hanno fatti conoscere. Insegnare, avvicinare la grande poesia al pubblico, che sia di studenti o di lettori in generale, è un compito che a volte viene misconosciuto, ma che, proponendo la letteratura come conoscenza e «modo» per comprendere e avvicinare «il mondo dei viventi e delle forme che essi approcciano», permette di (ri)conoscere ciò che avremmo voluto, se ben consigliati, leggere. Il libro di Lonardi è pieno zeppo di tesori portati alla luce, l’introduzione di Aurelio Sargenti pone con intelligenza e personalità le premesse delle Colonne d’Ercole artistiche.

Giampiero Casagrande editore, 2020; 164 pagine.
Giampiero Casagrande editore, 2020; 164 pagine.

Recensione apparsa su ExtraSette n. 38, 2020

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