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I libri dei ticinesi in valigia per l'estate: tanti gialli e, a sorpresa, Plinio Martini

I ticinesi si confermano grandi divoratori di pagine – Tra i titoli più gettonati anche «Com’era bello di giugno a Roseto», una raccolta di cinque racconti del grande scrittore ticinese
© CdT/Gabriele Putzu
Prisca Dindo
26.07.2023 14:00

Romanzi sfiziosi, thriller spaventevoli, classici sempreverdi. Un vacanza non è una vacanza senza un bel libro. Perciò, poco importa se sfoglierete le vostre opere preferite sotto l’ombrellone, al fresco della montagna o sul divano di casa. Leggere è comunque viaggiare, almeno con la mente. E allora, quali sono le letture dei ticinesi in questa pazza estate, almeno dal profilo meteorologico?

«I più gettonati sono come sempre i gialli, anche perché appartengono a un genere che aiuta a smettere di pensare troppo e a staccare la spina dal tran tran della quotidianità» dice Maria Ferro della Libreria del Tempo di Savosa. «Il titolo più richiesto quest’anno – aggiunge - è Il Pesatore di anime di Olivier Norek». La storia, uscita dalla penna del nuovo maestro del noir francese e edita da Rizzoli, è quella di un rapitore seriale, che fa sparire ragazze adolescenti. Un thriller poliziesco che ribalta il concetto di male e che, stando alla critica, incatena il lettore ad ogni parola.

«Altro giallo molto venduto in queste settimane è Formule mortali dello scrittore italo-francese François Morlupi, pubblicato da Salani Editore» prosegue Ferro. Ma, al di là dei noir, i ticinesi hanno messo in valigia anche opere che raccontano storie di vita vera intrise di dolore. Come d’aria di Ada d’Adamo, Premio Strega 2023, ne è un esempio. È il racconto del rapporto della scrittrice, deceduta lo scorso aprile, con la figlia Daria, affetta da una gravissima malattia congenita. «Noi lo consigliamo molto perché ha una trama che conquista malgrado la drammaticità del vissuto delle protagoniste» spiega ancora Maria Ferro.

«Ci sono i libri recensiti, i premi letterari, i passaparola, la scelta è ampia, e ci sono i libri del cuore del momento» racconta Giovanna Taborelli dell'omonima libreria che si trova a Bellinzona. Diversi i titoli scelti dai lettori sopracenerini: tra i gialli Elp di Antonio Manzini (Sellerio Editore), una nuova indagine del vicequestore Rocco Schiavone; L'età del male di Deepti Kapoor, Einaudi Editore, un nuovo Padrino indiano. «E poi qualche saggio come Guerre. 10 conflitti che stanno decidendo gli equilibri del mondo di Rizzoli Editore» conclude Giovanna Taborelli.

Come d’aria di Ada d'Adamo è il primo in classifica delle opere più vendute anche da Segnalibro a Lugano. «Il fatto non stupisce visto che l’autrice del libro è stata insignita di uno dei premi letterari più importanti e prestigiosi in Italia» puntualizza Sabina Buzzi, una delle tre responsabili della libreria luganese. Anche qui, i gialli la fanno da padrone. La banda dei carusi, di Cristina Cassar Scalia; Il figlio sbagliato di Camilla Läckberg; Delitto impunito di Georges Simenon. Sono, questi, solo alcuni dei titoli andati a ruba in queste settimane.

Ma la vera sorpresa, concludendo, giunge dal Ticino. «Infatti al terzo posto della nostra classificaspiega Buzzi – figura Com’era bello di giugno a Roseto di Plinio Martini; cinque racconti – tra cui due inediti – pubblicati da Edizioni Casagrande che rappresentano altrettanti momenti del percorso letterario del grande scrittore ticinese, dal 1943 – anno della sua prima, folgorante prova narrativa – al 1962».

 

 

 

 

 

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