Recensione

Milano nera: Luca Betti e Marco Tanzi indagano

Una strage familiare e la fuga da casa di un ragazzo sono i punti focali del nono romanzo di Romano De Marco
Un dettaglio della copertina.
Sergio Roic
18.01.2021 17:18

Nero a Milano è il più recente romanzo giallo di Romano De Marco, uno dei più gettonati interpreti del genere in Italia. La vicenda, che ha come punti focali una strage familiare e la fuga da casa di un ragazzo della Milano bene, si dipana in una penombra tragica che avvolge la metropoli lombarda. Indagano il commissario di polizia Luca Betti e l’investigatore privato Marco Tanzi, uomini tutti d’un pezzo ma scalfiti da storie personali pressoché ingestibili. Betti è sull’orlo di una crisi di nervi quando gli viene affidata una difficilissima indagine su due corpi trovati carbonizzati in una villetta abbandonata. Tanzi, ripresosi dopo essere finito letteralmente sulla strada, nonostante il successo della sua agenzia di investigazioni si porta dietro i fantasmi di un passato difficile e ora deve ritrovare un ragazzo fuggito da casa che si è perso negli stessi ambienti della sua «caduta». Ma è proprio l’amicizia che lega l’investigatore al poliziotto e la fiducia reciproca a far avanzare le indagini fino alla scoperta della più orribile realtà che si possa immaginare in una Milano cupa, fredda e insensibile al dolore. Tra assalti a bande romene armi in pugno, regolamenti di conti in procura e dintorni e drammi personali, Nero a Milano assolve il compito di ogni buon giallo: irrorare di adrenalina l’immaginazione del lettore.

Editore: Piemme, 2019; 352 pagine.
Editore: Piemme, 2019; 352 pagine.

Recensione apparsa su ExtraSette n. 34, 2020

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