Recensione

Una ragazza, la malattia e il coraggio

In «Felici basta esserlo» il politico bellinzonese Christian Paglia racconta la storia della figlia Monica scomparsa all’età di quindici anni
Un dettaglio della copertina.
Sergio Roic
21.01.2021 11:56

Felici basta esserlo è un piccolo libro scritto da Christian Paglia per le edizioni Casagrande. È un libro piccolo nelle dimensioni ma grande nel tentativo di trattenere il volto, le parole, le abitudini e la spensieratezza di sua figlia Monica, scomparsa all’età di quindici anni dopo una brutta malattia. Il coraggio mostrato da Monica è esemplare, nonostante le fasi di dolore fisico e la speranza che col passare del tempo le viene negata. Eppure, la ragazza riesce a conservare la sua vitalità, a tratti sembra quasi scherzarci sopra, soprattutto infonde coraggio a chi la circonda rendendo sopportabile l’inferno della malattia. Scritto in base ai suoi ricordi, il libro di papà Christian descrive la figlia e la famiglia, i viaggi e le vacanze, la quotidianità, la curiosità della figlia per gli amici e le cose belle della vita. Felici basta esserlo è una frase pronunciata da Monica in ospedale, mentre era in cura. E allora questa frase, che è l’emblema del libro, diventa un atto di speranza e di lotta nonostante tutto, malgrado tutto. Il ritratto di Monica, sbarazzino ma anche profondo, si fa memoria, apprezzamento e voglia di non dimenticare giacché, come è noto, due sono le vie per poter sopportare il dolore: la rimozione oppure la testimonianza, il segno, il ricordo per conservare ciò che è stato e che rimarrà per sempre con noi.

Edizioni Casagrande, 2020; 96 pagine.
Edizioni Casagrande, 2020; 96 pagine.

Recensione apparsa su ExtraSette n. 23, 2020

In questo articolo: