Russia

L’incantevole lago che spopola su Instagram è in realtà tossico

«Questo non è un lago naturale ma la discarica di una centrale termica a carbone», ha ribadito la compagnia - A contatto con la pelle, l’acqua può causare una reazione allergica
Foto Instagram
Red. Online
11.07.2019 17:17

SIBERIA - Con le sue acque turchesi, il «lago» di Novosibirsk (Siberia, Russia) nelle ultime settimane è stato il protagonista di innumerevoli scatti da cartolina pubblicati sulle reti sociali: coppie innamorate, gruppi di amici e influencer provenienti da ogni angolo del globo hanno deciso di posare sulle sue rive o addirittura di farci un giro con il popolarissimo stand-up paddle. Insomma, le «Maldive siberiane» sono state quasi prese d’assalto per aggiudicarsi la tanto desiderata pioggia di «mi piace» su piattaforme come Instagram e Facebook.

Ma è bene ricordare che non è tutto oro quel che luccica, perché questo luogo dai colori incantevoli è in realtà la discarica di una centrale termica a carbone, utilizzata per scaricarvi le sostanze chimiche di scarto. Come ha ribadito la Siberian Generating Company (SGK) in risposta alla recente ondata di selfie, «non si tratta di un lago naturale ma di un impianto idraulico», quindi «il contatto dell’acqua - estremamente alcalina a causa dei sali di calcio e altri ossidi metallici - con la pelle può causare una reazione allergica». La compagnia ha anche messo in guardia riguardo al fondo, che costituisce una trappola pericolosissima a causa dei suoi quasi due metri di sedimenti. Sottolinea tuttavia che la discarica non è velenosa e che i livelli di radioattività sono stati verificati con ricerche indipendenti.

Nonostante questi avvertimenti e i cartelli installati nell’area, l’incanto di questo lago continua a rappresentare un’occasione troppo ghiotta per gli «instagramer» più incalliti, e gli scatti vicino alle «Maldive di Novosibirsk» continuano a spopolare sulla piattaforma.

«Non è pericoloso nuotare qui», scrive qualcuno sotto a una foto che lo ritrae galleggiare sul «lago» a bordo di un unicorno gonfiabile. «La mattina dopo - aggiunge - le mie gambe erano arrossate e ho avuto prurito per due giorni, ma poi è andato tutto bene. Cosa non si fa per delle immagini così?». Affermazione che evidentemente riapre il dibattito riguardo al pericolo di voler ottenere dei like ad ogni costo.