Lo Stato del Cantone Ticino spende assai ed il paese è mal servito
A proposito di riforme amministrative
Non sono pochi i ticinesi che hanno appreso con piacere la notizia che un coraggioso quanto valente deputato affacciò l’idea, in occasione della discussione sul Preventivo 1924, che per il Ticino un governo di tre membri potrebbe bastare. È un fatto innegabile che il Cantone Ticino ha un eccesso di organi statali, troppi impiegati in rapporto alla sua grandezza, alla sua vita economica. La salvezza della critica situazione finanziaria del Cantone va ricercata nelle economie. Riteniamo che oltre alle possibili economie colla riduzione dei consiglieri e degli impiegati a Palazzo, colla riduzione degli Ispettori e Sotto Ispettori Forestali, si possa effettuare anche nel campo della pubblica educazione, giacchè è un fatto riconosciuto da moltissimi, che le maestre sono pagate troppo, gli ispettori scolastici non si mostrano affatto necessari, poiché il loro compito potrebbe benissimo essere affidato a professori o maestri in pensione od a persone intellettuali, che non difettano in ogni località del Cantone.
Anche nel campo giudiziario riteniamo possibili forti economie. Ci pare che un unico Procuratore Pubblico per l’intero Cantone possa bastare, così pure un unico Giudice Istruttore, residenti entrambi a Lugano, che dovrebbe essere la sede di un Tribunale unico pel Cantone, lasciando sussistere nei capoluoghi dei distretti un giudice conciliatore, il quale raduni in sè le competenze del Giudice di Pace parte di quelle del Pretore. Le piccole questioni, fino al valore, per esempio, di fr. 20 o 30, potrebbero essere deferite alla Municipalità.
Lo Stato del Cantone Ticino spende assai ed il paese è mal servito. La falange dei nostri funzionari potrebbe essere ridotta di un terzo, senza che i pubblici servizi avessero a soffrire. Le fonti delle possibili economie potrebbero ridursi a quanto segue: semplificazione dell’amministrazione statale, riduzione degli impiegati, migliore amministrazione e più accurato controllo. Naturalmente l’attuazione di tali riforme non è agevole cosa, perchè si incontrerebbero molte difficoltà, interessi regionali e personali minacciati.
La cosa non sarebbe tanto difficile, se si facesse meno politica, se il Partito Agrario ed il Gruppo del Rinnovamento Economico, che perseguono ideali comuni, si fondessero in un unico Partito, il quale raccoglierebbe anche la parte moderata e ben pensante degli altri partiti, formando una forza considerevole, imponente, da imprimere un nuovo indirizzo sl Cantone, improntato ad un sano criterio di giustizia ed economia, innalzando i buoni, i capaci, ed eliminando i politicanti, gli azzecca garbugli, che trattano i grandi problemi statali colla stessa disinvoltura con cui trattano certe piccole pratiche di studio.
Un vallerano
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