Salute

«L'Ozempic solo per dimagrire? Moda che danneggia i diabetici»

L'endocrinologa e diabetologa Chiara Camponovo, il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini e la questione dell'Ozempic e del Saxenda, farmaci il cui approvvigionamento è diventato problematico
Una penna di Ozempic utilizzata per mostrarne il funzionamento ai pazienti che soffrono di diabete 2. © CdT/Gabriele Putzu
Nicola Bottani
Nicola Bottani
04.08.2023 06:00

L’Ozempic è un farmaco per diabetici che ha spopolato anche fra chi diabetico non lo è per la sua proprietà di ridurre la sensazione di fame e favorire quindi la perdita di peso. La richiesta di Ozempic è esplosa a livello mondiale e così stato pure in Svizzera e in Ticino, con conseguenze negative per coloro che sono ammalati di diabete e per i medici specialisti che li seguono.

Ne abbiamo parlato con la dottoressa Chiara Camponovo, specialista di endocrinologia e diabetologia all’Ospedale regionale di Lugano e che abbiamo incontrato nel suo ambulatorio all’Ospedale Italiano.

Dottoressa Camponovo, ci spieghi innanzitutto perché le richieste di Ozempic sono esplose.
«La domanda di Ozempic, che è un farmaco iniettabile, ha incominciato a esplodere nel 2022, quando personaggi come il miliardario americano Elon Musk, tiktoker, stelle e stelline di vario genere hanno pubblicizzato sui social media la perdita di peso corporeo ottenuta grazie all’utilizzo di questo farmaco e di altri che appartengono alla stessa famiglia. Il 4 marzo di quest’anno, in occasione della Giornata mondiale dell’obesità, pure molti media ne hanno scritto e parlato e quindi anche da noi, in Svizzera e in Ticino, le richieste di Ozempic, peraltro già cresciute come numero negli ultimi mesi del 2022, hanno raggiunto il picco».

La dottoressa Chiara Camponovo è specialista di endocrinologia e diabetologia all'Ospedale regionale di Lugano. © CdT/Gabriele Putzu
La dottoressa Chiara Camponovo è specialista di endocrinologia e diabetologia all'Ospedale regionale di Lugano. © CdT/Gabriele Putzu

L’esplosione delle richieste è quindi da ascrivere a chi vuol dimagrire ma non è diabetico?
«Sì, perché l’attuale moda di utilizzare i farmaci per diabetici per dimagrire anche se non si è ammalati di diabete è esplosa in concomitanza con la pubblicità fatta all’Ozempic e ai farmaci della stessa tipologia da vari personaggi famosi e sui social media. E parlare di moda improvvisa non è fuori luogo, perché i principi attivi dell’Ozempic e dei suoi simili sono noti già da una decina d’anni».

L'Ozempic viene prescritto, tenendo conto di parametri ben precisi riguardanti lo stato di salute dei pazienti, a persone che soffrono di diabete di tipo 2

A chi viene prescritto l’Ozempic?
«Prima di tutto, occorre precisare che viene prescritto, tenendo conto di parametri ben precisi riguardanti lo stato di salute dei pazienti, a persone che soffrono di diabete di tipo 2 e che presentano un sovrappeso. Lo scopo è di ottenere un calo del peso corporeo, poiché le cellule adipose partecipano all’insulinoresistenza che ostacola l’assorbimento del glucosio da parte delle cellule. Inoltre, l’Ozempic ha un effetto protettore per i cosiddetti organi bersaglio “nobili” come il cuore e i reni che, come pure gli occhi e le terminazioni nervose, possono subire danni importanti a causa del diabete».

E non viene utilizzato per i pazienti con diabete di tipo 1?
«Non viene prescritto a chi soffre di diabete di tipo 1 perché in questi pazienti il pancreas di insulina non ne produce affatto e in generale non hanno quell’eccesso di grasso corporeo che è fra le cause scatenanti del diabete di tipo 2. Fra l’altro, in Svizzera i diabetici sono mezzo milione, di cui 40.000 sono di tipo 1».

I farmaci della famiglia dell’Ozempic attirano quelle persone che pur non essendo diabetiche vorrebbero perdere peso con poca fatica

Qual è il principio del funzionamento dell’Ozempic e dei farmaci affini?
«Si basa su molecole che mimano l’effetto dell’ormone GLP-1, che noi stessi produciamo quando mangiamo e viene liberato dalle cellule intestinali. Il GLP-1 regola l’azione di due ormoni importanti che controllano i livelli di zuccheri nel nostro corpo, ovvero l’insulina e il glucagone. Allo stesso tempo, il GLP-1 favorisce il senso di sazietà, che è gestito nel nostro cervello dall’ipotalamo, e rallenta lo svuotamento gastrico, così che ci si sente sazi più a lungo. Quindi, ecco spiegato perché i farmaci della famiglia dell’Ozempic attirano quelle persone che pur non essendo diabetiche vorrebbero perdere peso con poca fatica, senza prima adottare un’alimentazione più equilibrata e praticare una maggiore attività fisica. Sottolineo che esiste un altro farmaco prescrivibile da endocrinologi e da centri della cura dell’obesità a pazienti che rispondono a determinati criteri ma non sono diabetici, per aiutarli a perdere peso. È il Saxenda, che non deve essere sostituito dall’Ozempic».

Ancora adesso la situazione è delicata, a proposito della disponibilità di Ozempic e della possibilità di prescrivere il farmaco ai pazienti per i quali riteniamo utile il suo utilizzo

L’Ozempic è acquistabile liberamente?
«No, per poterlo acquistare, in farmacia si deve presentare una ricetta medica. Quindi, se le richieste di Ozempic hanno preso il volo, è anche perché il farmaco è stato prescritto a persone non diabetiche per aiutarle a dimagrire. E da qui ecco che si è venuta a creare una situazione di crisi per quel che riguarda l’approvvigionamento di questo farmaco sia in Svizzera, dove è stato omologato specificatamente per curare i pazienti con diabete di tipo 2, sia negli altri Paesi europei. E non è una cosa di poco conto: per esempio, almeno una decina di pazienti del nostro ambulatorio di endocrinologia e diabetologia all’Ospedale regionale di Lugano, a cavallo fra gli ultimi mesi di dicembre e gennaio, non sono più riusciti a procurarsi dell’Ozempic, così che abbiamo dovuto prescrivere dei farmaci alternativi. Purtroppo, ancora adesso la situazione è delicata, a proposito della disponibilità di Ozempic e della possibilità di prescrivere il farmaco ai pazienti con diabete di tipo 2 per i quali riteniamo utile il suo utilizzo».

Come viene utilizzata una penna di Ozempic per iniettare il farmaco, che deve essere prescritto solo a pazienti che soffrono di diabete di tipo 2 e sono in sovrappeso. © CdT/Gabriele Putzu
Come viene utilizzata una penna di Ozempic per iniettare il farmaco, che deve essere prescritto solo a pazienti che soffrono di diabete di tipo 2 e sono in sovrappeso. © CdT/Gabriele Putzu

Quali sono i problemi relativi alla possibilità di prescriverlo?
«Per prescriverlo e soprattutto ottenere il rimborso da parte delle casse malati dobbiamo fornire a queste ultime dati ben precisi sui pazienti che abbiamo in cura e per i quali riteniamo utile la somministrazione dell’Ozempic per tenere sotto controllo il diabete. Ma poiché la domanda di questo farmaco è esplosa e ci sono stati anche degli abusi, le casse malati sono diventate particolarmente pignole con noi specialisti, quando presentiamo le relative richieste. Pur se è vero che chi se lo fa prescrivere da un medico senza essere diabetico non ottiene rimborsi e deve pagarselo da sé. Di conseguenza, per noi diabetologi è aumentato il lavoro burocratico, quando invece dovremmo concentrarci soprattutto sulla cura dei nostri pazienti. Senza contare che pur essendo rispettati i criteri richiesti, a volte il rimborso viene rifiutato anche a pazienti diabetici che ne avrebbero comunque diritto».

Che dire allora a chi prescrive e utilizza il farmaco senza che vi sia una specifica necessità legata al diabete?
«È semplice: chi agisce così mette in seria difficoltà tutti coloro che ne hanno veramente bisogno per tenere sotto controllo una malattia cronica che può avere gravi conseguenze per la salute».

«Elon Musk e altri personaggi hanno fatto sballare il mercato»

Per poter garantire in Ticino la disponibilità di Ozempic, è intervenuto con due circolari alle farmacie anche il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini. «La prima – spiega – è stata diramata l’8 marzo di quest’anno e abbiamo indicato che la vendita di farmaci a base di semaglutide, ossia il principio attivo dell’Ozempic, doveva avvenire previa presentazione di una ricetta rilasciata da un medico svizzero. E ciò a tutela dei pazienti diabetici del nostro cantone in seguito alla crescita esponenziale delle richieste anche da parte di persone provenienti dall’Italia, dove l’Ozempic era andato esaurito. La seconda raccomandazione, nella quale abbiamo ribadito che la dispensazione deve avvenire solo su presentazione di una ricetta firmata da un medico autorizzato svizzero, è invece dello scorso 6 luglio. E all’Ozempic abbiamo aggiunto il Saxenda (di cui ha detto anche la dottoressa Chiara Camponovo, ndr). Infatti, le limitazioni riguardanti l’Ozempic hanno fatto esplodere le richieste di quest’altro farmaco iniettabile, che appartiene alla stessa famiglia e ha gli stessi effetti».

Il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini. © CdT/Chiara Zocchetti
Il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini. © CdT/Chiara Zocchetti

Si può parlare di effetto domino? «Sì, è così. Se esplode la richiesta di un farmaco, come è appunto accaduto con l’Ozempic, e l’approvvigionamento diventa problematico, le persone cercano di ottenerne uno analogo, con il risultato che anche le scorte di quest’altro vanno in crisi, ed è appunto stato il caso del Saxenda. Di conseguenza, la situazione si complica ulteriormente per chi ha veramente bisogno di curarsi con un determinato tipo di medicamento. Se si tratta di piccoli spostamenti da un prodotto all’altro, il mercato, che è dettato da domanda e offerta, come ben sappiamo, ritrova velocemente un suo equilibrio. Con l’Ozempic e poi il Saxenda, il problema è che l’aumento delle richieste non è stato di qualche punto percentuale, ma è addirittura esploso, dopo che ne sono state pubblicizzate le virtù da parte di chi non avrebbe titolo per farlo, a iniziare da un personaggio come Elon Musk. Un testimonial sgradito, dal mio punto di vista e da quello di chi si prende cura dei diabetici in qualità di medico, perché lui e altri personaggi da social media hanno fatto sballare il mercato».

Si presuppone che la stragrande maggioranza dei medici si comporti correttamente quando prescrive ai suoi pazienti dei medicamenti, soprattutto se le scorte sono ridotte

A proposito di medici. Vi risulta che qualcuno abbia firmato ricette di compiacenza per persone che volevano dimagrire? «Nel caso specifico ma anche in generale, si presuppone che la stragrande maggioranza dei medici si comporti correttamente e secondo le regole dell’arte medica quando prescrive ai suoi pazienti dei medicamenti, soprattutto se le scorte sono ridotte, così che possano risultare efficaci le misure decise e comunicate dal farmacista cantonale».

Ai pazienti si potrebbe consigliare di tenere una scorta dei farmaci di cui più hanno bisogno, in casi come quelli di Ozempic e Saxenda? «No, sarebbe assolutamente controproducente in situazioni come queste, perché non si farebbe altro che aggravare il problema dell’approvvigionamento, vanificando le misure prese dalle autorità».