Madri, figli, orsi e... Catherine Deneuve

Due anteprime di altrettante produzioni ticinesi, uno dei lungometraggi d’autore che hanno segnato l’edizione 2019 della Mostra del Cinema di Venezia e un film d’animazione tra i più belli e intensi della cinematografia europea degli ultimi anni. Questi i principali ingredienti del weekend della 32. edizione di Castellinaria.
Dopo la cerimonia d’apertura prevista oggi alle ore 18, sarà proiettato il documentario di Misha Györik I ragazzi dello sciopero, mentre alle 20.45 l’appuntamento è con La Vérité del maestro giapponese Kore-eda Hirokazu.
Ritratto di una star
Il regista, Palma d’oro a Cannes 2018 con Un affare di famiglia, osa lanciarsi in un’impresa che quasi mai è andata bene ad autori anche più blasonati di lui provenienti dall’Oriente: girare un film in Europa con un cast tutto europeo. Kore-eda ha il pregio di non stravolge per nulla la propria poetica sfruttando al meglio la magnifica protagonista che ha a disposizione - una Catherine Deneuve raramente così perfida e al tempo stesso commovente - per sviluppare una vicenda che affonda le proprie radici nel mondo del cinema per ampliare i propri orizzonti al tema della memoria. La Deneuve è Fabienne, star del grande schermo che ha appena pubblicato le sue memorie e che riceve la visita della figlia Lumir (una misuratissima Juliette Binoche) che vive a New York, accompagnata dal marito (un attore americano di second’ordine interpretato da un autoironico Ethan Hawke) e dalla figlioletta. Tra madre e figlia si instaura subito un rapporto conflittuale che non costituisce certo una novità ma che viene rinfocolato dalle versioni divergenti delle due donne su molti episodi contenuti nel libro, in particolare sulle circostanze della morte di Sara, una collega di Fabienne a cui la piccola Lumir era molto affezionata. Ma questa è solo la punta dell’iceberg: poco a poco emergono altre circostanze in cui Fabienne si è comportata in maniera assolutamente deprecabile senza che provi alcun senso di colpevolezza, poiché secondo lei a un’attrice di successo si può concedere molto di più che a una persona «normale».
La Vérité finisce così con il mischiare realtà e finzione (le riprese in corso del nuovo film interpretato da Fabienne) in un continuo rincorrersi di verità e controverità da cui scaturisce un ritratto inedito della grande Catherine, basato del resto su lunghe conversazioni con il regista che hanno incluso anche gli aspetti più delicati della sua esistenza, come la morte della sorella Françoise Dorléac, scomparsa in un incidente stradale all’età di appena 25 anni. Nonostante questi aspetti scabrosi, il film di Kore-eda trasuda serenità e delicatezza e conferma la maestria del regista nipponico nell’affrontare i soggetti più complessi anche dal punto di vista affettivo con una semplicità che lascia piacevolmente stupefatti.
De La Famosa Invasione degli Orsi in Sicilia, opera prima del disegnatore italiano residente in Francia Lorenzo Mattotti (che sarà presente alla proiezione prevista domani alle 15 all’Espocentro) abbiamo già parlato in occasione della sua presentazione al Locarno Film Festival nell’agosto scorso. Qui basti ribadire l’eccezionalità di questa operazione che unisce alla perfezione il talento immaginifico di Mattotti e la capacità di Dino Buzzati di sviluppare in modo fiabesco un discorso graffiante di satira politica che rimane attualissimo. Da non perdere per il pubblico di ogni età.
Un liceale in crisi
Anche domenica sera (ore 20.45), Castellinaria offre un’anteprima assoluta, quella del tv-movie I segreti del mestiere del ticinese Andrea Maciocci, la storia di Sam (un convincente Massimiliano Motta), liceale in crisi che decide di scoprire che cosa sia successo davvero alla madre, scomparsa una decina d’anni prima. Un percorso irto di ostacoli, durante il quale Sam si farà aiutare da Drago (Christo Jivkoc), un investigatore dai metodi piuttosto spicci, e incontrerà personaggi fuori dal comune, come quello a cui dà vita Alessandro Haber, a cui Castellinaria consegnerà domani il suo Premio 2019.