La testimonianza

Miss Ticino e gli aftershow con Marilyn Manson

Alessandra Gengaro conosce bene la rockstar americana, accusata da alcune donne di abusi sessuali: «La parte più istintiva di me vuole dargli fiducia, perlomeno fino a prova contraria, quella più razionale dice che la giustizia deve fare il suo corso»
Alessandra Gengaro con Marilyn Manson.
Mattia Sacchi
05.02.2021 14:20

Sono giorni di fuoco per Marilyn Manson. La rockstar americana è infatti accusata da alcune donne, tra cui l’ex moglie Evan Rachel Wood, di abusi sessuali. Accuse che hanno subito fatto il giro del mondo, con la dura reazione da parte del jet set di Hollywood, in particolare di Starz e Amc che hanno immediatamente rimosso Manson dalle produzioni delle loro rispettive serie televisive American Gods e Creepshow. Secondo Vanity Fair, le vittime dei reiterati abusi del 52enne avevano un identikit in comune: belle, giovani, bionde e nell’orbita del mondo dello spettacolo. Un profilo simile a quello di Alessandra Gengaro, vincitrice di Miss Ticino nel 2015 e amica del «Reverendo», uno dei suoi soprannomi, conosciuto durante un tour.

La luganese ha avuto modo di frequentare i backstage e i party post concerto di Manson, uno dei suoi idoli d’infanzia, scoprendo un lato molto più nascosto di uno dei cantanti più discussi e misteriosi degli ultimi decenni. Un lato che oggi racconta in esclusiva al Corriere del Ticino.

Alessandra, quando hai incontrato per la prima volta Marilyn Mason?

«La prima volta è stata nel 2011 durante un meet&greet, ma si era trattato di un incontro fugace. Nel 2015 però sono riuscita a entrare all’after show di uno dei suoi concerti in Italia. Oltre a lui c’erano i membri della band, i suoi collaboratori e pure sua moglie con cui sono diventata amica e con la quale ci siamo sentite pure qualche settimana fa. Ancora non immaginavamo il casino che sarebbe scoppiato di lì a poco».

Nell’immaginario collettivo i party delle rockstar si possono riassumere in tre parole: sesso, droga e rock’n’roll.

«Devo dirvi la verità: non c’era nessuna delle tre cose! Neanche il rock, dal momento che Manson metteva spesso musica di Britney Spears e Justin Timberlake... Sembrerà incredibile, ma ascoltava anche tanto rap, Sono stata a tante serate in Europa e negli States con lui, spesso con alcune amiche, e nessuna di noi ha mai visto scene sopra le righe. Anzi, a volte è capitato che qualche ragazza un po’ troppo esuberante sia stata allontanata dalla festa proprio perché fuori dal contesto di un gruppo di persone che si stava divertendo ma senza eccessi».

Tu corrispondi esattamente all’identikit che Manson avrebbe cercato per le ragazze da adescare.

«Non posso parlare per le altre persone, dico solo che con me si è mostrato sempre estremamente rispettoso. Anche quando siamo rimasti da soli, nonostante sapesse che era il mio idolo, non ha mai sfruttato il suo status per allungare le mani o dire cose fuori posto. Anzi, guardavamo video stupidi su Youtube facendoci un sacco di risate e selfie. L’unica volta che mi ha chiesto di mandargli una foto ha specificato che non voleva una foto sexy, bensì una divertente. La persona che ho visto io è una persona dolce e pacata, con un carisma e una profondità d’animo eccezionali».

Eppure le notizie che circolano in questi giorni lo dipingono in un modo diametralmente opposto.

«Lo so, sto seguendo le notizie e non nascondo di provare un certo sgomento. In questi giorni provo sentimenti contrastanti che mi stanno dilaniando: da una parte vivo i ricordi della splendida persona che ho conosciuto, ma dall’altra leggo le testimonianze delle presunte vittime e mi chiedo dove sia la verità».

E secondo te dove sta la verità?

«Come la parte più istintiva di me vuole dare fiducia a Marilyn, perlomeno fino a prova contraria, quella più razionale crede che comunque ci sia una giustizia che deve imperativamente ascoltare con la massima attenzione le storie di queste ragazze e fare il suo corso. Anche se questo volesse dire condannare quello che è il mio cantante preferito. Quello che è diventato un amico e che spero davvero non si sia macchiato di questi reati».