Lutto

Morricone e l’ultimo struggente addio alla moglie, «il più doloroso»

Il Maestro ha lasciato un necrologio che apparirà domani sui principali quotidiani - Nel suo scritto ricorda i figli, i nipoti, ma anche amici e il regista Giuseppe Tornatore
AP Photo/Michael Sohn, file
Ats
07.07.2020 09:40

«A mia moglie Maria il più doloroso addio». Ennio Morricone, morto all’età di 91 anni, lo ha sottolineato in un composto e struggente necrologio che si è voluto scrivere da solo in prima persona e che domani, riferisce l’amico di famiglia e suo legale Giorgio Assumma, verrà pubblicato su tutti i quotidiani e che ha come intestazione «Io Ennio Morricone sono morto».

Questo l’incipit del necrologio nel quale il Maestro premio Oscar ricorda con particolare affetto il regista Giuseppe Tornatore e altri amici, abbraccia i figli, i nipoti «spero che comprendano quanto li ho amati». E spiega perché ha dato disposizione per funerali privati «per una sola ragione: non voglio disturbare».

Questo il testo del necrologio scritto dallo stesso Morricone: «Ennio Morricone è morto. Lo annuncio così a tutti gli amici che mi sono stati sempre vicino e anche a quelli un po’ lontani che saluto con grande affetto. Impossibile nominarli tutti. Ma un ricordo particolare è per Peppuccio e Roberta, amici fraterni molto presenti in questi ultimi anni della nostra vita. C’è una sola ragione che mi spinge a salutare tutti così e ad avere un funerale in forma privata: non voglio disturbare. Saluto con tanto affetto Ines, Laura, Sara, Enzo e Norbert, per aver condiviso con me e la mia famiglia gran parte della mia vita. Voglio ricordare con amore le mie sorelle Adriana, Maria, Franca e i loro cari e far sapere loro quanto gli ho voluto bene. Un saluto pieno, intenso e profondo ai miei figli Marco, Alessandra, Andrea, Giovanni, mia nuora Monica, e ai miei nipoti Francesca, Valentina, Francesco e Luca. Spero che comprendano quanto li ho amati. Per ultima Maria (ma non ultima). A lei rinnovo l’amore straordinario che ci ha tenuto insieme e che mi dispiace abbandonare. A Lei il più doloroso addio».