Musica

Morto per coronavirus il direttore d’orchestra Aleksandr Vedernikov

L’artista russo aveva 56 anni - Molto amato nella Svizzera italiana aveva diretto più volte l’OSI, l’ultima volta nel settembre 2019
Red. Cultura&spettacoli
30.10.2020 16:33

Lutto nel mondo della musica classica: è morto a 56 anni, stroncato dal coronavirus, il direttore d’orchestra russo Aleksandr Vedernikov. Personaggio molto amato nella Svizzera italiana – numerose le sue collaborazioni sia con il Conservatorio che con l’Orchestra della Svizzera italiana, l’ultima delle quali nel settembre 2019 al LAC – era da alcune settimane ricoverato in un’ospedale dove nelle scorse ore è spirato.

Nato a Mosca l’11 gennaio 1964 in una famiglia di artisti (il padre era un basso del Teatro Bolshoi, la madre una professoressa di organo al Conservatorio di Mosca) si era diplomato al Conservatorio di Mosca, studiando con Leonid Nikolaev e Mark Ermler. Ha iniziato a lavorare e come direttore nel Teatro Accademico di Musica di Mosca diventando poi assistente del direttore di Vladimir Fedoseyev alla Ciaikovskij Symphony Orchestra. Nel 1995 ha fondato la Russian Philharmonia Symphony Orchestra e ne è stato direttore artistico e direttore principale fino al 2004. Nel 2001 ha assunto la carica direttore musicale del Teatro Bolshoi che ha lasciato in modo polemico nel 2009, affermando che il teatro stava anteponendo "gli interessi burocratici a quelli artistici". In seguito è stato nominato direttore musicale del Teatro Mikhailovskij nel gennaio 2019. Era anche direttore principale della Royal Danish Opera e dell’Orchestra Sinfonica di Odense.

In carriera Alekandr Vedernikov è salito sul podio di molte altre prestigiose formazioni internazionali tra cui: Orchestre de Paris, Orchestra Sinfonica NHK di Tokyo, Orchestra Filarmonica della Radio Olandese, City of Birmingham Symphony, London Philharmonic, Orchestre Philharmonique de Radio France, Orchestra Sinfonica di Göteborg, BBC Symphony Orchestra, Sydney Symphony Orchestra, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, Sächsische Staatskapelle Dresden, Orchestre Symphonique de Montréal, National Symphony Orchestra in Washington DC nonché numerose volte su quello dell’Orchestra della Svizzera italiana assieme alla quale, nell’autunno 2019, si era cimentato in un originale e applauditissimo programma che spaziava dall’Ottocento di Saint-Säens alla contemporaneità di Enrico Chapela Barba. Forte anche il suo impegno in capo operistico dove ha collaborato con la Komische Oper Berlin, il Teatro alla Scala, il Teatro La Fenice, il Teatro Regio di Torino, il Teatro dell’Opera di Roma e The Metropolitan Opera.

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