Dopo il prodigio di «Now and Then» arriveranno altre canzoni dei Beatles?

Mentre Now and Then, la nuova/vecchia canzone dei Beatles, vola al primo posto delle classifiche britanniche, il regista Peter Jackson ha lasciato intendere che altre pubblicazioni dei Fab Four potrebbero essere possibili. Grazie, appunto, alle nuove tecnologie e in particolare all'apporto dell'intelligenza artificiale.
Now and Then, ricordiamo, è stata (ri)costruita da una vecchia registrazione di John Lennon del 1980, poco prima che venisse assassinato a New York. Una ricostruzione possibile grazie alla stessa intelligenza artificiale adoperata da Jackson per il suo documentario Get Back per ripulire e separare le voci delle registrazioni passate. La canzone ha suscitato critiche e reazioni positive tanto dalla critica quanto dai fan.
Jackson, ora, ha rivelato che potrebbero spuntare nuove canzoni dal materiale d'archivio utilizzato durante la lavorazione per Get Back, la docuserie di otto ore incentrata sull'omonimo album dei Beatles e sul processo di registrazione dello stesso. Il regista aveva lavorato su un totale di 60 ore di materiale video e 150 ore di materiale audio.
«Possiamo prendere una performance di Get Back, separare John e George e poi far aggiungere a Paul e Ringo un coro o delle armonie» ha dichiarato il regista de Il Signore degli Anelli al Sunday Times. «Si potrebbe ottenere una canzone decente, ma non ho avuto conversazioni con Paul a questo proposito. È roba da fanboy, ma certamente concepibile».
La registrazione di Now and Then era inclusa in una cassetta intitolata For Paul che la vedova di Lennon, Yoko Ono, consegnò ai tre Beatles superstiti negli anni Novanta, mentre stavano lavorando a un progetto retrospettivo. All'epoca, i membri della band cercarono di completare il demo del brano, ma lo considerarono inadatto alla pubblicazione. Solo nel luglio del 2022, ha raccontato Jackson al Sunday Times, Paul McCartney ha contattato il regista nella speranza che, grazie alle nuove tecnologie, fosse possibile rimettere mano alla registrazione.
Il software audio, chiamato MAL o Machine Audio Learning, ha permesso di separare la voce di Lennon dal resto del demo. Il brano è stato poi ricostruito con nuove interpretazioni di McCartney e Ringo Starr, insieme alle parti di chitarra di George Harrison provenienti dalla loro sessione di registrazione accantonata negli anni Novanta. «Mi sembrava così sbagliato avere una canzone dei Beatles tutta per me» ha dichiarato Jackson al Sunday Times. «Nello stato in cui si trova il mondo, abbiamo bisogno che i Beatles appaiano di nuovo, come se un disco volante fosse atterrato e loro fossero scesi e ci stessero fornendo la loro ultima canzone per tirarci su».
La scorsa settimana, i Beatles hanno pubblicato un video di produzione che approfondisce la produzione di Now and Then. McCartney, nel video, ha espresso i suoi dubbi circa la possibilità di realizzare canzoni complete dai demo di Lennon, per rispetto al lavoro incompiuto del defunto cantautore. «È qualcosa che non dovremmo fare?» le parole di Macca. «Ogni volta che ho pensato una cosa del genere ho pensato: aspetta un attimo, diciamo che ho avuto la possibilità di chiedere a John, vorresti che finissimo questa tua ultima canzone? E so che la risposta sarebbe stata: sì».