È tempo di grandi celebrazioni per I Barocchisti e il Coro RSI

È una stagione di importanti anniversari quella che stanno per inaugurare il Coro della Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, che nel 2026 compie novant’anni, e I Barocchisti, che dal canto loro di anni ne fanno trenta. Per festeggiare le due ricorrenze, è stato allestito un programma, presentato oggi nella Sala Refettorio del LAC di Lugano, che intreccia capolavori assoluti della letteratura musicale.
Un’esperienza trasformativa
Il cartellone 2025-2026 intende offrire al pubblico una rinnovata esperienza trasformativa con la musica capace di unire la raffinatezza intellettuale della prassi storica alla vitalità emotiva dell’esecuzione dal vivo: dalla potenza evocativa di J.S. Bach e Vivaldi alla monumentalità di Haydn e Mozart fino alle nuove voci di compositori ticinesi che riflettono sul presente, la stagione 2025-2026, la trentesima, si compone di appuntamenti di tutto rispetto.
Il cartellone si apre, domenica alle 20.30 nella chiesa di San Giovanni a Mendrisio, con un programma vivaldiano che chiude la rassegna dei Concerti dei Serviti (con anteprima domani al Varzi Festival). Venerdì 12 si celebreranno quindi i primi dieci anni del LAC con l’esecuzione dei sei Concerti brandeburghesi di J.S. Bach. A novembre, poi, il primo concerto della stagione all’Auditorio Stelio Molo della RSI di Lugano-Besso vedrà protagonista l’Ensemble Concerto Scirocco diretto da Giulia Genini, storica fagottista dei Barocchisti, con un programma variegato intitolato Sirene e Soldati che prevede l’esecuzione di pagine di Uccellini, Marini, Ferro, Scheidt e Schmelezer. Il nuovo anno si inaugurerà con un recital alla tiorba di Luca Pianca. L’apice della stagione si raggiungerà però in febbraio con l’esecuzione al LAC de La Creazione di Haydn nella prima esecuzione svizzera della versione italiana a cura di Giuseppe Carpani. Chiuderà la stagione uno speciale concerto del Venerdì Santo che vedrà il coinvolgimento del Coro RSI e dell’Orchestra della Svizzera italiana. A nove compositrici e compositori della Svizzera italiana il compito di scrivere i nove numeri di una messa da Requiem dal titolo Requiem in tempore belli che sarà eseguita a Bellinzona (cercando di avere repliche anche a Mendrisio e Locarno).
Il legame con il territorio
Importante per I Barocchisti e per il Coro RSI resta il legame con il territorio. «Già buono lo scorso anno, lo abbiamo ulteriormente rafforzato con il cartellone 2025-2026», osserva Bernardino Regazzoni, presidente dell’Associazione I Barocchisti.
In questo senso va per esempio inteso il concerto dedicato a Giovanni Pierluigi da Palestrina per i 500 anni dalla nascita che si terrà in diversi luoghi alla fine di dicembre (Airolo e Bellinzona le date per ora confermate).
Non manca poi un forte impegno per avvicinare il pubblico giovane e le scuole di ogni ordine alla musica che si traduce in una serie di concerti-conferenze su Giovanni Pierluigi da Palestrina. Con il medesimo scopo va inteso anche il progetto, ideato dal direttore musicale e artistico dei Barocchisti e del Coro RSI Diego Fasolis, Barockissimo! che intende introdurre i ragazzi ticinesi alla storia della musica barocca.
Nel mare in tempesta
«Le difficoltà della SSR e di conseguenza della RSI hanno aperto un quadro oggettivamente difficile per le produzioni di Coro e Barocchisti», avverte Fasolis. «Molti si sono allarmati, dal comparto pubblico ai privati, cercando soluzioni per permettere di continuare a esistere a una realtà che è un fiore all’occhiello della vita musicale della Svizzera italiana, e non solo. Molti si sono impegnati per garantire il cartellone 2025-2026 che non deve essere un punto d’approdo, bensì di partenza».
«L’orientamento necessario verso forme di finanziamento misto con il privato non può prescindere dal contributo della mano pubblica, senza la quale non vi è creazione artistica», aggiunge Regazzoni.
Lo sguardo rivolto al futuro
Nonostante le difficoltà con cui sono confrontati I Barocchisti e il Coro RSI, lo sguardo è comunque rivolto al futuro. Diversi gli appuntamenti già in cantiere. Innanzitutto, nel settembre 2026 I Barocchisti torneranno alle Settimane Musicali di Ascona. «Sono in effetti troppi gli anni di assenza dalla rassegna», commenta Fasolis.
Nel mese di dicembre 2026 si festeggeranno poi i novant’anni del Coro RSI riproponendo i concerti che tennero a battesimo il complesso. «Stiamo lavorando per farlo assieme ai Barocchisti e all’OSI», spiega Fasolis.
Infine, Coro RSI, Barocchisti e OSI stanno preparando congiuntamente un grande evento per l’anniversario beethoveniano nel 2027.
Il cartellone completo della stagione 2025-2026 è disponibile qui.