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La Svezia si conferma grande favorita, sorprese Albania e Portogallo - Tutte le pagelle di CdT.ch
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Ecco i primi 10 finalisti
Ecco i 10 finalisti che parteciperanno alla finale di sabato:
- Norvegia
- Albania
- Svezia
- Islanda
- Paesi Bassi
- Polonia
- San Marino
- Estonia
- Portogallo
- Ucraina
È stata una splendida prima semifinale, piena di spunti e (incredibilmente) pure di buona musica. Giovedì la seconda semifinale, buonanotte a tutti e grazie per averci seguito!
22:48
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"Made in Switzerland", dai pelapatate all'LSD
In attesa dell'esito del televoto, un divertente momento di intrattenimento con «Made in Switerland», una performance dove si celebra la storia e le invenzioni elvetiche. Dai pelapatate all'LSD, non ci siamo fatti davvero mancare nulla... Ci siamo divertiti, meno i presentatori italiani Gabriele Corsi e Big Mama che commentano in modo piuttosto acido: «sembra che hanno inventato tutto loro». VOTO 8 per l'esibizione, 4 per i due commentatori
22:35
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Shh, c'è Cipro
Theo Evan rappresenta Cipro con «Shh», un brano pop sofisticato che parla di segreti e desideri nascosti. Lui è belloccio, vorrei poter dire la stessa cosa della canzone, decisamente anonima. La coreografia però è molto interessante. VOTO 5
22:31
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Hopp Zoë!
Comincia il viaggio, o meglio il Voyage, di Zoë Më. Una canzone che mi è piaciuta sin dal primo ascolto. Certo, non scenica come la «The Code» di Nemo e per questo di certo non tra le favorite alla vittoria finale. Ma che si fa forza di un bel testo e soprattutto della splendida voce della giovane basilese. Ci vediamo in finale! VOTO 7
22:27
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Marko Bošnjak, da principe azzurro a stregone cattivo
Il giovane croato Marko Bošnjak canta «Poison Cake», una canzone intensa che esplora temi di amore tossico e redenzione. La bellissima coreografia, coerente con il significato del brano, rappresenta una metafora di vendetta dolce verso chi ha causato dolore, ispirandosi a fiabe come «Biancaneve» e «Hansel e Gretel». Effetto scenico decisamente migliore della qualità musicale, che sinceramente è poca roba. VOTO 6
Comunque, per la cronaca e per i commentatori, il cognome si pronuncia BoSHnjak, non Bosnjak!
22:21
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Ollalla ollalla les Pays-Bas
Forse una delle più belle sorprese della prima semifinale. «C'est la vie» di Claude è davvero un bel brano, ben cantato. Una ballata romantica che riflette sugli alti e bassi della vita, tributo alla madre dell'artista che incoraggia a vedere il lato positivo anche nei momenti difficili. Bellissima interpretazione. VOTO 7+
22:17
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A Basilea non c'è solo l'aquila di Shaqiri
A Basilea non svetta solo l'aquila di Shaqiri: il duo albanese Shkodra Elektronike vola alto con «Zjerm», un brano elettronico che mescola suoni tradizionali con beat moderni. Molto piacevole, dopo anni di proposte al limite del trash. Una canzone che parla di passione e trasformazione, evocando orgoglio e resilienza, e utilizzando il fuoco come simbolo di purificazione e rinnovamento. Entrambi hanno una gran bella voce, voglio risentirli in finale. VOTO 7
22:12
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Tutta San Marino
San Marino è quel paese che per essere rappresentata sceglie un brano che si chiama «Tutta l'Italia». E che, per inciso, è la sigla del più importante festival canoro che celebra la musica italiana. Tutto ciò non ha davvero senso. Per questo al popolo di San Marino VOTO 2
Per quanto riguarda Gabry Ponte, è come Gigi D'Agostino, VOTO 10 a prescindere.
22:09
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Run with BakU
Sono anni che sono fan dei partecipanti azerbaigiani all'Eurovision. E, regolarmente, o non si qualificano o finiscono in fondo alla classifica. Ma io insisto e credo ancora in loro. I Mamagama parlano di libertà e avventura, facendo ballare lo stadio. Dai, vi aspettiamo in finale. VOTO 6,5
22:01
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Basilea non è Sanremo
Avevo molta curiosità su come Lucio Corsi avrebbe provato a farsi capire dal pubblico europeo, visto che la sua «Volevo essere un duro» basa la sua forza su un testo particolarmente denso di significato. E... non ha fatto niente. Semplicemente è la versione di Sanremo più corta. Bella, per carità, ma non c'entra niente con questo palco. VOTO 5,5
21:56
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Profondo Rosso
Si fa chiamare Red Sebastian e si capisce subito che non è solo un omaggio al granchio della Sirenetta. C'è tanto rosso, pure troppo. Peccato che di voce invece ce ne sia molta meno: a inizio performance il cantante belga è davvero impreciso. La sua «Strobe Lights» vuole raccontare il mondo delle feste notturne. Una di quelle dove non vediamo però l'ora di tornare a casa. VOTO 5
21:52
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Kyle Irama
Il giovanissimo Kyle Alessandro si presenta vestito come Irama all'ultimo Festival di Sanremo: non è un buon presagio. Lo preferivo con il fazzolettone scout come nel video introduttivo. La sua «Lighter» è una canzone ispirata alla lotta della madre contro il cancro e vuole trasmettere un messaggio di superamento delle difficoltà e di speranza. Bella la motivazione, ma ho preferito di gran lunga l'interpretazione slovena. VOTO 5,5
21:47
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CRNapa
Dopo anni di Fado, il Portogallo porta a Basilea una proposta un po' più fresca. I NAPA sono una band originaria di Madeira, terra d'origine di Cristiano Ronaldo. Con «Deslocado», esprimono il senso di alienazione e la ricerca di identità, riflettendo sull'esperienza degli emigranti portoghesi e la nostalgia per la terra natale. Poca coreografia ma tanta e buona musica: di solito non è una ricetta vincente per Eurovision, ma sarei contento di vederli in finale. VOTO 7
21:43
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Cobra Kaj, cintura nera di Eurovision
Sono tra i favoriti e si capisce perché. Ironia, coreografia e canzone che funziona: la performance del trio comico KAJ convince. Con «Bara bada bastu», una canzone in dialetto finlandese-svedese, celebrano la cultura della sauna come spazio di relax e connessione, offrendo una performance piena di umorismo e originalità. Apro piccola parentesi: la scena della grigliata mi ricorda tantissimo un mio viaggio a caccia di aurore boreali, in mezzo a un bosco norvegese. Per questo un voto in più. VOTO 8
21:39
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Ucraina, perché Eurovision non è solo musica
Il gruppo ucraino Ziferblat ricorda a tutti che Eurovision va ben oltre alla musica, che in questo caso è sinceramente dimenticabile, per parlare anche della situazione del proprio Paese. «Bird of Pray» racconta infatti una storia di speranza e resilienza, simboleggiata dal gioco di parole tra «prey» (preda) e «pray» (pregare). Bella l'intenzione, meno la riuscita. VOTO 6
21:36
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Tamarraggine ispanica
Ogni anno la Spagna, una delle Big Five, propone la «quota tamarra»: non è un caso che hanno il record di partecipazioni senza vittorie. Destinata a proseguire «grazie» a Melody con «Esa Diva». Uno strazio: ma perché canzoni del genere devono essere ammesse di diritto in finale? VOTO 4
21:27
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Tommy Cash ha già vinto
Un po' De Andrè, un po' Guccini, Tommy Cash porta il bel canto all'italiana sul palco dell'Eurovision. «Espresso Macchiato» commuove e fa riflettere, con parole delicate e poetiche. Se la gara prosegue è solo per pura formalità, ma è chiaro che il cantante estone abbia già vinto Eurovision. VOTO 11
21:23
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Bellissima Slovenia
Con «How Much Time Do We Have Left», una canzone dedicata alla battaglia della moglie contro una rara forma di cancro, Klemen Slakonja commuove e incanta sul palco di Basilea. E sì che lui nasce come attore comico... Purtroppo la Slovenia non ha mai particolare fortuna a Eurovision, ma questa canzone meriterebbe davvero di arrivare in finale. Ma io non volevo piangere così presto, mannaggia a lui. VOTO 7,5
21:19
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Polonia ed è subito Eurotrash
Justyna Steczkowska è una cantante polacca di grande esperienza, che ha già rappresentato la Polonia all'Eurovision nel 1995. E agli anni '90 è rimasta, anche con le sonorità della sua «Gaja», che rappresenta appieno tutti gli stereotipi di Eurovision, tra abiti discutibili e urla a caso. Il brano vorrebbe essere una ballata la connessione umana con la Terra. Ma non quella con la Musica. VOTO 5
21:15
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Islanda o Irlanda?
I primi a esibirsi sono i VÆB, un duo islandese composto dai fratelli gemelli Hálfdán Helgi e Matthías Davíð Matthíasson. Il loro brano «RÓA» mescola sonorità elettroniche e pop, rappresentando un inno alla libertà e alla spensieratezza. Certo, dai ritmi celtici sembrano più irlandesi. Non vinceranno ma ci si diverte. VOTO 6
21:11
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I look delle presentatrici
I look delle due presentatrici non è proprio riuscitissimo. Hazel Brugger ha una giacca che sembra una moquette, Sandra Studer invece è palesemente sponsorizzata dalla Stabilo Boss. VOTO 5
21:05
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Jodel e corni delle Alpi: si comincia alla grande
Corni delle alpi, jodel, abiti tradizionali, montagne sullo sfondo. Si potrebbe cadere in facili stereotipi e invece la coreografia che apre l'Eurovision di Basilea è semplicemente strepitosa. Non si poteva cominciare meglio! VOTO 10
20:39
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Tutto pronto per la prima semifinale
La Svizzera ha riacceso la macchina del pop europeo e questa sera, dalla St. Jakobshalle di Basilea, si apre ufficialmente l’Eurovision Song Contest 2025 con la prima semifinale. In programma: quindici Paesi in gara, dieci posti per la finalissima di sabato e una quantità di lustrini che neanche la finale di Ballando con le stelle.
Come sempre, ci sarà di tutto: draghi digitali, coreografie da manuale delle Giovani Marmotte e qualche artista dal look di David Bowie e la voce di un reduce da un addio al celibato particolarmente alcolico. Ma soprattutto ci saremo noi che, da Sanremo a Basilea, siamo ancora qui a seguire con voi ogni esibizione, senza risparmiare nessuno: insomma, se pensavate di cavarvela con un falsetto e qualche LED, fate attenzione.
Pronti a cantare, ballare, esaltarvi e, perché no, pure indignarci e farci qualche sana risata? La festa sta per cominciare: che l’Eurovision abbia inizio!