Sanremo 2023

I Colla Zio al gran ballo dei debuttanti: «A Sanremo ma con la nostra identità»

Abbiamo parlato con la band milanese a poche ore dalla loro esibizione al Festival: «Il nostro viaggio comincia da qui, sembra incredibile»
Mattia Sacchi
07.02.2023 18:14

Avete presente quei film americani alla John Landis, nei quali delle feste impettite vengono rovinate da un gruppo di scalmanati? Ecco i Colla Zio sono quel gruppo che, a un ballo delle debuttanti, entrerebbero nel salone interrompendo il Valzer per suonare la loro musica, con un mix di sonorità che vanno dal rap al rock che li rende particolarmente accattivanti. E con alla fine le neomaggiorenni che si ritroverebbero a ballare con loro...

I Colla Zio sono pronti a fare questo effetto al teatro Ariston, dove debutteranno questa sera con «Non mi va». «Ci sembra incredibile essere qui oggi, fino a pochi mesi fa ci esibivamo in locali piccoli, poi l'esperienza, nata quasi per caso quando stavamo per finire il disco, a Sanremo Giovani e adesso partecipiamo all'evento canoro più sentito in Italia. Non abbiamo parole per ringraziare Amadeus per avere creduto in un gruppo come il nostro, decisamente fuori dai canoni festivalieri».

In effetti «Non mi va» non ha esattamente i suoni che ci si aspettano da una canzone in gara a Sanremo... visto il già citato nuovo album «Rockabilly Carter», in uscita il 17 febbraio, non ci sarebbe stato un brano più «comodo» da proporre, visto anche lo status di esordienti? «In effetti ci abbiamo pensato. Ci sono un paio di tracce che probabilmente avrebbero strizzato di più l'occhio al pubblico di Sanremo. Ma poi abbiamo pensato che, comunque vada, l'importante è far emergere la nostra identità e farci apprezzare per quelli che siamo. Quindi preparatevi a ballare!».

«Non mi va» ha un sound molto energico, che sicuramente risveglierà gli spettatori. Ma in realtà vive una dicotomia con un testo dal retrogusto amaro. «Sei il primo che ce lo dice, ma è davvero così. La canzone parla dei momenti di insicurezza che ciascuno di noi attraversa e in cui capita di pensare “non mi va”. In questi momenti si tende a vedere tutto o bianco o nero, senza cogliere le sfumature. C’è sempre un sassolino nella scarpa, a volte ci dimentichiamo che c’è per tutti. Ricordarcelo può farci sentire meno soli. Quindi è un brano che se, da una parte vuole spronare a una reazione chi vive un momento difficile, dall'altra invita ad accettare la perdita di qualcuno o qualcosa».

Rockabilly Carter, il personaggio immaginario protagonista dell'omonimo nuovo disco, è un gigante buono che cerca il proprio posto nel mondo. I Colla Zio quel luogo lo hanno trovato a Sanremo? «Sicuramente questo è un posto fantastico per proporre la nostra musica, ma a noi piace pensare che possa rappresentare un punto di partenza. Come il nostro Carter, sappiamo che abbiamo ancora tanto da imparare e molti insegnamenti passeranno tramite cadute ed errori, ma siamo consapevoli che lo stare insieme, cantando e ballando perseguendo la nostra idea di musica, ci aiuterà ad affrontare meglio questo meraviglioso viaggio». 

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