L'evento

Johnny Depp a Montreux: ma il bagno di folla è per il sosia

A Montreux schiere di fan si sono riunite davanti all'entrata degli artisti per salutare da vicino il divo – Ma a pochi minuti dal concerto di lui nessuna traccia
© CdT/Giacomo Butti
Giacomo Butti
15.07.2022 20:00

 Al Palazzo dei Congressi di Montreux c’è attesa. Dalle 15 i fan si sono appostati davanti al «Music and Convention Centre» (2m2c), in un luogo preciso: quello dove campeggia la scritta «Entrée des Artistes» (Entrata degli artisti). Diversi i musicisti che si esibiranno a partire dalle 20, ma i fan presenti aspettano quasi tutti una sola persona: Johnny Depp, che questa sera suonerà insieme a Jeff Beck.

Ma arriva o no? Nell’aria la domanda risuona spesso. Tanto che l’arrivo di un sosia, attorno alle 16, scatena per qualche secondo il panico: «Eccolo!». Ma no. Con crudele condiscendenza il doppelgänger posa per qualche selfie per poi mischiarsi tra le persone in attesa.

Mentre anche noi aspettiamo, facciamo la conoscenza di alcuni fan. Stella, una ammiratrice sfegatata proveniente dalla Germania, da tempo segue l’attore nelle varie apparizioni pubbliche in Europa: era a Offenbach la scorsa settimana, ora è a Montreux, il 25 luglio sarà a Parigi. Con un gesto reverenziale, quasi stesse maneggiando una reliquia, ci mostra le foto che la ritraggono insieme a Johnny scattate a Offenbach.

E mentre, alle 16.30, alcuni veicoli dai vetri oscurati cominciano ad arrivare, ci spiega: «Quello sceso dall’auto è il suo bodyguard. Che stia facendo un security check prima di scortarlo qui?» e ci mostra, a riprova di ciò, un'altra foto, una nella quale l’uomo è ritratto insieme al terapista di Johnny, Beechy Colclough, tratta proprio dal profilo Instagram di quest'ultimo. Stella non è l’unica a conoscere così bene l’entourage della star hollywoodiana. «Su Discord», ci racconta, «esistono diverse chatroom dove condividiamo informazioni su di lui».

Frances, una signora venuta insieme all’amica appositamente dal Texas, ci dice invece: «Prima del processo non lo conoscevo. Certo: lo avevo visto recitare, ma non è la stessa cosa. Con il processo è venuta a galla la sua personalità. E mi ha colpita. Ha un grande carisma, è magnetico, simpatico ma riflessivo e in grado di vedere la ‘big picture’».

Il tempo passa, altre persone si aggiungono, tutti in attesa. Ma arriva o no?

Ad attirare la nostra attenzione, a questo punto, è una ragazza con il violino: «Suonerò la melodia dei Pirati dei Caraibi», ci spiega. Si chiama Julianna e viene dall’ovest dell'Ucraina, dalla città di Uzhgorod, ma vive in Svizzera già da un anno. È un’artista anche lei e vuole mostrare le proprie capacità. Ma non all’attore: «Non sono qui per Johnny: aspetto di vedere il miglior chitarrista di sempre: Jeff Beck».

Arrivano, nel frattempo, le 19. E poi le 19.30, e le 19.40. E di Johnny Depp neppure l’ombra. Arriverà proprio alle 20, all’inizio del concerto? Più probabilmente l’attore deve aver preso un’altra via per accedere all’Auditorium Stravinsky. Una più segreta di quella con il cartello «Entrata degli artisti», sicuro. Non ci resta che avviarci verso la sala.

I fan dovranno accontentarsi del sosia. E dei Blues Brothers.

© CdT/Giacomo Butti
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