Musica
La diretta
Zero punti per Zoë Më, che termina decima - Delusione per Gabry Ponte, ultimo con San Marino
LIVE

01:10
01:10
La classifica finale
Ecco la classifica finale di Eurovision
- Austria – Wasted Love – JJ – 436
- Israele – New Day Will Rise – Yuval Raphael – 357
- Estonia – Espresso macchiato – Tommy Cash – 356
- Svezia – Bara bada bastu – KAJ – 321
- Italia – Volevo essere un duro – Lucio Corsi – 256
- Grecia – Asteromáta – Klavdia – 231
- Francia – Maman – Louane – 230
- Albania – Zjerm – Shkodra Elektronike – 218
- Ucraina – Bird of Pray – Ziferblat – 218
- Svizzera – Voyage – Zoë Më – 214
- Finlandia – Ich komme – Erika Vikman – 196
- Paesi Bassi – C’est La Vie – Claude – 175
- Lettonia – Bur man laimi – Tautumeitas – 158
- Polonia – Gaja – Justyna Steczkowska – 156
- Germania – Baller – Abor & Tynna – 151
- Lituania – Tavo akys – Katarsis – 96
- Malta – Serving – Miriana Conte – 91
- Norvegia – Lighter – Kyle Alessandro – 89
- Regno Unito – What The Hell Just Happened? – Remember Monday – 88
- Armenia – Survivor – Parg – 72
- Portogallo – Deslocado – Napa – 50
- Lussemburgo – La poupée monte le son – Laura Thorn – 47
- Danimarca – Hallucination – Sissal – 47
- Spagna – Esa diva – Melody – 37
- Islanda – Róa – Væb – 33
- San Marino – Tutta l’Italia – Gabry Ponte – n.d.
Da Eurovision è tutto: grazie ai due giornalisti misteriosi che mi hanno aiutato con le loro pagelle e soprattutto a tutti voi, che avete commentato e seguito con passione questo viaggio meraviglioso! Buonanotte!
01:01
01:01
L'Austria vince l'Eurovision, la Svizzera tradita dal televoto
Come da previsioni, l'austriaco JJ vince l'Eurovision di Basilea. Per l'ennesima volta la Svizzera, seconda al termine dei voti delle giurie nazionali, viene tradita dal televoto, che assegna zero punti a Zoe Me, decima alla fine del concorso.
Grande salto di Israele, che grazie al televoto è stata a lungo in testa e termina seconda. Delusione per Gabry Ponte, che perde malamente il «derby» con Tommy Cash e finisce ultimo in classifica con San Marino.
00:43
00:43
La Svizzera è seconda: ora si può davvero sognare?
Ben 12 punti dall'Estonia. Che si sommano ai 7 punti dell'Islanda e ai 6 di Cipro, mentre nessuno dalla Georgia. Al momento siamo secondi: si può davvero sognare! Vedremo se il televoto, che spesso è stato impietoso nei confronti degli artisti svizzeri, premierà la nostra Zoe.
00:38
00:38
È testa a testa con l'Austria
Dalla Germania 7 punti, dal Belgio e dall'Albania 8. Israele non ci regala punti mentre la Lituania ne assegna 3. Stiamo consolidando la seconda posizione, mentre l'Austria lentamente allunga.
00:34
00:34
Prosegue il cammino della Svizzera
Prosegue il cammino della Svizzera grazie ai 6 punti della Grecia e della Finlandia e ai 7 della Serbia. La Repubblica Ceca non ci assegna punti, così come il Regno Unito. Solo uno dall'Australia. La sorpresa più bella è dalla Spagna, con 12 punti.
00:26
00:26
La Svizzera sogna!
Prosegue il cammino della Svizzera grazie agli 8 punti della Croazia e della Lettonia, oltre ai 7 del Montenegro. Ma soprattutto ai 12 della Polonia, mentre l'Irlanda ci lascia a mani vuote.
00:22
00:22
Gli austriaci i più avari
La grande delusione è l'Austria, che non ha dato alla Svizzera neanche un punto. Neanche la Francia è stata particolarmente generosa, con soli 2 punti. L'Italia invece ne assegna 4. Decisamente meglio Portogallo e Danimarca che ne regalano 10 a testa.
00:18
00:18
La Svizzera può davvero ambire al podio?
Altri 8 punti dal Lussemburgo e 10 da San Marino. L'Ucraina ne regala 7 e la Norvegia 3: la Svizzera potrà davvero ambire al podio?
00:14
00:14
Zoe continua a prendere punti
Altri 2 punti da Malta e 10 dai Paesi Bassi. La Slovenia regala ulteriori 8 punti e l'Armenia 7. Non stiamo riuscendo a prendere i famosi 12 punti del primo posto ma al momento va decisamente bene così!
00:11
00:11
La Svezia regala i primi 10 punti alla Svizzera
La Svezia regala i primi 10 punti alla Svizzera, si comincia bene! 1 punto invece dall'Azerbaijan.
00:06
00:06
La nuova canzone di Nemo
Nemo, infine, ha proposto un nuovo brano. Era ora o, meglio, valeva la pena aspettare tutto questo tempo: «Unexplainable» è davvero una bomba.
00:00
00:00
Una meravigliosa cartolina della Svizzera
«E mi ri-collego con la storia delle cartoline. Spettacolo e buona dose di trash a parte, questo evento rappresenta una vera e propria vetrina. In primis per i cantanti (che il più delle volte più che a vincere puntano a partecipare ed arrivare in finale, così da far girare il più possibile il proprio brano) ma anche per il paese ospitante. Sia mai che qualcuno, vedendo le belle immagini della Vallemaggia o della Valle di Muggio, non scelga proprio il nostro Cantone come meta per le prossime vacanze. Io stessa guardando le cartoline di alcune località svizzere che non conoscevo mi sono incuriosita».
23:58
23:58
Si parla di tutto, tranne di Pace
Se possiamo fare una critica a Eurovision è che sino a questo momento è mancato un inno alla pace, ci sarebbe stato bene in una manifestazione del genere. Paradossalmente l'unica canzone che affronta il tema è quella di Israele, fischiata dal pubblico. Ma, come sottolinea il collega, «i fischi alla cantante israeliana sono una manifestazione sbagliata di intolleranza verso una persona che non può essere identificata con il Governo di Tel Aviv».
23:44
23:44
E per fortuna che non volevano Eurovision in Svizzera...
«Si può dire che chi voleva bloccare l’Eurovision in Svizzera sbagliava. Tutta l’Europa ha visto le bellezze del Paese e il successo di una manifestazione unica nel suo genere, davvero le chiusure sono sempre un errore».
E, vedendo le splendide immagini di una Basilea piena di turisti, viva e allegra, non possiamo che concordare con il collega.
23:36
23:36
I pronostici (che ovviamente sbaglieremo)
Dato che i pronostici sono fatti per essere sbagliati, ecco le nostre previsioni.
Mattia Sacchi
1 - Austria
2 - Svezia
3 - Armenia
Giornalista misterioso 1
1 - San Marino
2 - Svezia
3 - Austria
Giornalista misteriosa 2
1 - Austria
2 - Francia
3 - Svezia
«Parlando di pronostici noto che i nostri giudizi non sono molto distanti da quelli espressi dai bookmakers, che vedono sul podio Svezia, Austria, Paesi Bassi (attenzione, questa non l'abbiamo citata) e poi, per il quarto posto a pari merito Francia e Israele».
23:27
23:27
Finite le esibizioni, ora il gioco si fa duro
Le esibizioni sono terminate alla St. Jakobshalle di Basilea: i 26 finalisti dell'Eurovision Song Contest 2025 hanno dato il massimo, tra acuti vertiginosi, coreografie spettacolari e costumi memorabili. Ora, l'attenzione si sposta sulla fase cruciale: l'annuncio dei voti.
Secondo le regole del concorso, i risultati finali saranno determinati per il 50% dai voti delle giurie nazionali e per il 50% dal televoto del pubblico, inclusi i voti online provenienti da paesi non partecipanti.
23:25
23:25
Il sacro fuoco
Il gruppo albanese Shkodra Elektronike chiude la finale con «Zjerm», una canzone che unisce musica elettronica e tradizione, parlando di passione e fuoco interiore. Lei ha una voce notevole e le sonorità etniche mescolate all'elettronica creano un'epica che cattura, spero di vederli sul podio! VOTO 8.
«Dopo la canzone greca anche quella albanese propone ritmi balcanici con sonorità tecno, un altro pezzo di Europa che mostra con una certa fierezza la propria cultura musicale, apprezzabile. VOTO 7».
«Fra le canzoni balcaniche presentate quest’anno all’Eurovision «Zjerm» è l’unica arrivata fino alla fine e c’è un perché: da una parte resta fedele alla sonorità tradizionali e dall’altra invece c’è il desiderio di proporre qualcosa di nuovo senza però forzare troppo la mano. Bella, bella. Voto: 9»
23:20
23:20
Tutta Basilea
Piccola domanda: ma perché in Italia si sono infuriati per gli stereotipi nel testo di «Espresso Macchiato» quando «Tutta l'Italia» non è certo da meno? Direi la canzone più orecchiabile di tutta Eurovision, sarà che da febbraio l'abbiamo ascoltata giusto quel migliaio di volte. VOTO 7.
«Tutta la vita tutta l’Italia, VOTO 10».
«La parabola di Gabry Ponte con la sua "Tutta l’Italia" ha dell’incredibile. Dall’essere la sigla o jingle del Festival della canzone italiana (Sanremo) è diventata il brano rappresentante di una nazione che non è l’Italia. Vabbè, riflessioni mie a parte che dire… il classico tormentone che piace a tutti. VOTO 6».
23:16
23:16
È il momento di Louane
Non si può dire che «Maman» di Louane sia una brutta canzone. Anzi, il testo è molto profondo ed è ben cantato. Ma sono convinto che per i francofoni il vero cavallo vincente rimanga Claude, il brano della giovane francese rimane un po' troppo banale. VOTO 6+.
«Commovente forse nel suo significato più profondo ma musicalmente nulla di straordinario, bella la voce, VOTO 6».
«Toccante. Fra tutte quella della Francia è anche la performance che mi ha toccato di più. La metafora della clessidra con la sua sabbia (che poi è sughero) come scorrere del tempo è ben azzeccata. VOTO 9».
23:12
23:12
Le riflessioni misteriose
Diciamo che Eurovision dimostra almeno due cose:
1) l’Europa musicale è ancora abbastanza diversificata, i linguaggi sonori non sono troppo appiattiti né uniformi;
2) le performance, al contrario, sono tutte un po’ simili, soprattutto quelle ritmate.
23:08
23:08
Kaj, più che una sauna una stufa
A inizio Eurovision pensavo avrebbero vinto facilmente, ma più ascolto «Bara Bada Bastu» dei Kaj più mi... stufa. D'altronde la canzone parla di saune. La coreografia comunque è molto riuscita. La musica vera tuttavia è un'altra cosa. VOTO 6,5.
«Viva la sauna svedese, VOTO 9».
«Allora… ‘"Bara Bada Bastu"’ è la classica canzone da Eurovision a cui i paesi del nord Europa - da qualche tempo - ci hanno abituati. È sempre la stessa salsa ma, non si sa come, ogni anno, te la ripropongono in diverso modo e… piace. Ti fa muovere, non esce dalle orecchie. Come? Vi pare lo stesso commento? Ma no… infatti anche il voto è diverso. VOTO 8».
23:02
23:02
Just my Hallucination
Forse un po' troppe «Hallucination» per pretendere pure di essere intonata. La rappresentante della Danimarca Sissal presenta un brano pop che esplora i confini tra realtà e fantasia: la produzione sarebbe pure interessante, manca totalmente la voce, troppo imprecisa. VOTO 5,5.
«Anche la cantante danese non sfugge alla mozione degli affetti in stile ABBA, look molto coraggioso compensato comunque da una bella voce. Paradossalmente è la canzone perfetta per vincere. VOTO 5».
«Allora… Hallucination è la classica canzone da «Eurofestival» a cui i paesi scandinavi - da qualche anno - ci hanno abituato. È sempre la stessa salsa ma, non si sa come, ogni anno te la ripropongono in diverso modo e… piace. Ti fa ballare, ti resta in testa. Peccato anche qua per alcune stonature. Voto: 5.5»
22:59
22:59
Portogallo d'autore
I Napa sono tra i miei preferiti di questo Eurovision. «Deslocado» è davvero un bel pezzo, raffinato e piacevole, dove la musica non ha bisogno di coreografie e stranezze. VOTO 8.
«Sono tornati i Beatles e parlano portoghese, peccato che siano un po’ stonati oltre che fuori tempo massimo, VOTO 4».
«Deslocado è una piacevole e raffinata ballad. Gradevole anche l’esibizione, peccato però per alcune sbavature nell’esecuzione. VOTO 6».
22:55
22:55
Ma 'sta canzone a che Serving?
Definirla kitsch è dire poco. «Serving» di Miriana Conte è decisamente pretenziosa, con le urla della giovane maltese che non aiutano nell'apprezzare una melodia terrificante. VOTO 4.
«Miriana Conte è il trionfo del kitsch, da tutti i punti di vista, VOTO 3».
«Dopo aver visto Malta mi sono convinta ad andare in palestra lunedì. Però sarò più sobria. Tornando seri; tutta esibizione, poca musica. VOTO 3».
22:51
22:51
Zoë, l'importante è sempre il viaggio
Difficilmente bisserà il successo di Nemo, ma Zoë Më non dovrà avere rimpianti. «Voyage» è molto bella e la giovane basilese la interpreta alla grande. Lo stadio illuminato è pura poesia. A volte non è importante la destinazione, o il piazzamento in classifica, ma il viaggio. E il suo è stato davvero avvincente. VOTO 8 (Big Mama si commuove sinceramente nel commentare, la perdoniamo per lo sfondone di prima).
«Ma perché la cantante svizzera è in castigo, al buio? Minimalismo scelta non vincente per una canzone che ha finalmente portato la melodia sul palco, pur senza brillare, VOTO 6».
22:47
22:47
Mad Parg
Parg è una delle sorprese di questo Eurvosion. Presenza scenica pazzesca, una coreografia che ricorda Mad Max e il brano Survivor, per quanto non indimenticabile, funziona. Potrebbe arrivare in alto. VOTO 6,5.
«Provate a cantare la canzone di Parg in dialetto napoletano e viene fuori un capolavoro, la sigla perfetta di Gomorra; sorvoliamo sui pantaloni di pelle borchiati e il petto nudo tatuato, la fantasia del costumista era in vacanza; comunque, la voce c’è. VOTO 7».
22:44
22:44
Questa non è Peccia...
Scusate, ero troppo distratto da Big Mama, commentatrice della televisione italiana, che anziché parlare del video di Peccia si mette a disquisire su Carrara... VOTO 2.
«Sino a qui la canzone greca è la più intensa, una lingua musicale, sonorità mediterranee bene mescolate tra loro, arabeggianti anche e una voce potente, VOTO 9».
«Non parlo il greco né lo capisco ma questa canzone mi ha fatto venire la pelle d’oca. Klavdia ha una voce stupenda e l’interpretazione è di grande livello. Voto: 10
Piccola nota a parte: Ma solo a me ha molto emozionato vedere le cartoline in cui venivano mostrate Peccia, Ascona, e Morcote? Queste tre località ticinesi sono state letteralmente mostrate in mondovisione».
22:34
22:34
Um Himmels willen!
Il violoncello illuminato è bellissimo. Ecco sono finite le note positive dell'esibizione di Abor & Tynna con la loro «Baller». Un vero e proprio paciugo. Il nostro Marcello Pelizzari ha interpretato decisamente meglio la dance tedesca. VOTO 4.
«Ritmo ritmo ritmo… ma basta? Resto perplesso ma la canzone non è malaccio, VOTO 7».
«"Baller" è una della poche canzoni in tedesco che non mi fa esclamare: "Oddio la canzone in tedesco però anche no". Dopo il "na, na, na, na" anche il "la, la, la, la" è un ritornello già sentito all’Eurovision ma… è orecchiabile. VOTO 6».
22:29
22:29
Xena in salsa polacca
Vestita come una Xena in versione polacca, la veterana dell'Eurovision Justyna Steczkowska porta la sua «Gaja». Ma di Gaja alla canzone preferiamo il vino. E per far passare questo incubo musicale servirebbe ben più di un bicchiere. Terribile, al limite del fastidioso. VOTO 3.
«Evidentemente va di moda l’apocalisse ambientale, anche questo è un segnale dei tempi, la canzone della polacca dal cognome impronunciabile risalta soprattutto per gli acuti che sono notevoli e le percussioni trascinanti, nel complesso nulla di straordinario, VOTO 6».
«Parlavo prima di Enya. Qui abbiamo la sua versione più dark e "sciamana" e... il risultato è un po' così così. Le canzoni troppo urlate, di solito, non mi aggradano molto. L’esibizione però è scenografica e d’impatto. VOTO 5».
22:25
22:25
Volevo essere un duro, ma sono a Eurovision
Sul palco torna il Pierrot triste e dalle labbra segnate di fuoco, una maschera forse eccessiva per chi voleva essere un duro, in ogni caso qualche accenno di rock e un testo fuori dagli schemi salvano la canzone. Se qualcuno capisce la citazione si merita come voto 10
«Dispiace soltanto che nell’Eurovision delle fantasmagorie scenografiche Lucio Corsi abbia scelto di andare sul palco con due catafalchi di un marrone angosciante, la canzone bella per carità ma tutto il resto è da buttare».
«Qui il giudizio è difficile. Nel senso a me ‘Volevo essere duro’ piace assai e finito Sanremo, non lo nascondo, è stata la canzone che ascoltavo continuamente quando andavo a lavoro. È l’inno di noi sfigati e anonimi (e siamo in tanti). Ma poi devo considerare anche dove si sta esibendo e nel contesto dell’Eurovision rischia di non distinguersi o, se preferite, di non far breccia nel cuore dei telespettatori. Spero di essere smentita. Voto: 8»
22:20
22:20
Maria, ich gehe raus
Dopo tanti anni ho capito: la Finlandia è la quota trash di Eurovision. E Erika Vikman con «Ich Komme» non fa eccezione. Sfido chiunque di voi a dire che l'ha ascoltata in radio una volta terminata la competizione. C'è però da dire che la coreografia è spettacolare, i fan apprezzano e non poco. VOTO 5.
«Ci mancava soltanto la cantante sadomaso che ammicca con il titolo al pubblico germanofono di Basilea, inascoltabile, inguardabile, ingiudicabile. Speriamo che il razzo se la porti via».
«La canzone si chiama "Ich Komme". Penso che non debba essere spiegato il senso del titolo (e del testo). Per questo dico solo: "Maria, ich gehe raus"». VOTO 5
22:15
22:15
Claude il grande
È il mio preferito. Claude ha una voce bellissima e la sua canzone è orecchiabile e funziona alla grande. Ma è la sua storia, che porta nella sua «C'est la vie», a commuovere: da Kinshasa al palco di Eurovision, che meraviglia. VOTO 10.
«Il gioco franco-inglese non basta a salvare una canzone troppe volte già sentita, anche l’alternarsi dei timbri vocali è un po’ scontato, insufficiente».
«"C’est La Vie" è una canzone raffinata e anche l’esibizione semplice ma intima la valorizza. VOTO 8».
22:11
22:11
Tribalettone: la futura sigla di Ciao Darwin?
Un po' sardi, un po' lettoni, un po' lettone, le Tautumeitas con la loro «Bur Man Laimi» creano suggestioni interessanti. Possibilità di vittoria pari a zero (e ora che l'ho scritto vinceranno), ma per me ottima prova. Comunque la vogliamo come prossima sigla di Ciao Darwin. VOTO 6,5.
«La bellezza di Eurovision è scoprire la musicalità delle lingue europee meno conosciute, bella la canzone della Lettonia, voci coinvolgenti, VOTO 7».
«Non lo nascondo, Bur Man Laimi, è nella mia rose delle canzoni preferite. Sarà che cantano nella propria lingua madre, saranno le sonorità alla Enya, sarà il brano non scontato ma a me piace tantissimo. VOTO 9».
22:06
22:06
C'è simpatia tra di noi
Il duo islandese Væb sembra molto simpatico. E con «Róa» portano una canzone simpatica. Anche la coreografia è molto simpatica. Ma vincere è un'altra cosa. VOTO 6.
«Il rap in salsa islandese è simpatico, sonorità irlandesi, un inno alla gioventù spensierata, forse se cantata in inglese questa canzone avrebbe fatto un po’ più di strada, ma va bene così. VOTO 6 per l’allegria».
«Per me sono da 10 solo per la mossa di danza fatta sul cartonato a forma di barca. La canzone è il classico tormentone Eurodance. I costumi semplice carta stagnola. VOTO 6».
22:02
22:02
Altro che Wasted, qui non si butta via nulla
Una della grandi sorprese di questo Eurovision. JJ ha una voce pazzesca e la sua «Wasted Love» mischia la lirica alla techno. La vediamo molto in alto. VOTO 8.
«Canzone bellissima e voce stupenda, anche la scenografia è meravigliosa: VOTO 8».
«Al primo ascolto non mi ha entusiasmato. Al secondo mi devo ricredere: 'Wasted Love' è tanta roba e mi ricorda, come composizione, il brano di Nemo. Che il miscuglio di più generi sia la giusta chiave per aggiudicarsi la vittoria? VOTO 8».
21:58
21:58
Zuppa inglese
Si fanno chiamare Remember Monday, ma non è che abbia tutta sta voglia di ricordare la loro «What The Hell Just Happened?». Un mischione di cose slegate tra loro, invero neanche ben cantato. Loro sono 3, per questo si meritano un bel VOTO 3.
«Più che Remember Monday sarebbe meglio chiamarle Forget Monday, c’è da chiedersi perché il Regno Unito con tutti i cantanti che ha manda sempre all’Eurovision le scartine. VOTO 3».
«Bella la rivisitazione anni ’90 e questi look che rimandano alle Spice girls. Ma non basta. Per me ‘What The Hell Just Happened?’ è la perfetta candidata per l’ultimo posto. VOTO 2. Ma voi cari colleghi e spettatori avete mai capito perché il Regno Unito, sebbene sia la patria delle hit e della buona musica, per l'Eurovision manda sempre e solo cantanti sconosciuti e brani ombra?».
21:49
21:49
Ma sai che l'Ucraina...
Più la sento più «Bird of Pray» dei Ziferblat mi convince. Musicalmente è tutt'altro che banale e il cantante ha una voce molto interessante. Il problema è negli abiti, degli Abba che non ci hanno creduto abbastanza. Vediamo quanto il voto del pubblico aiuterà a scalare la classifica. VOTO 6,5
«Con i Ziferblat precipitiamo indietro di una cinquantina d’anni, pantaloni a zampa, sonorità da marcetta militare, falsetti alla New Trolls, si salva soltanto il chitarrista, nonostante il bene che si può volere a chi vive uno stato di guerra il voto è insufficiente».
«Bella la rivisitazione anni ’80. Ma non basta. Voto: 3»
21:45
21:45
Cutre
Cutre è un termine spagnolo usato per indicare qualcosa di trash. Ma da oggi possiamo si potrà usare anche l'espressione «Esa Diva». Quella di Melody è in assoluto la canzone peggiore dell'Eurovision, terribile. Togliete la Spagna dai Big Five per cortesia. VOTO 2
«Melody canta una canzone già sentita almeno un migliaio di volte, le movenze da panterona argentata non salvano una performance così così, voto 5»
«Un po’ Madonna, un po’ Beyoncé, un po’ già sentita e pure un po’ anonima. La canzone, sebbene sia ballabile e orecchiabile, non dice molto. Posso dire che questi inni pop all’essere una diva hanno un po’ stufato? In questo caso sono (un po’) Lucio Corsi. Voto: 4»
21:40
21:40
Post rock alla lituana
I Katarsis portano «Tavo Akys», un brano post rock, forse quello con le sonorità più interessanti di questa competizione. Ma non lo vediamo molto in alto. VOTO: 6+
«Atmosfere plumbee, intonazione da rivedere, sonorità molto rock (l’unica cosa che si salva) e nebbia effetto Discoring anni ‘80, la catarsi lituana avrebbe più che altro bisogno di una palingenesi. VOTO 5»
«Ma solo a me vestiti con quelle tute integrali sembrano degli infermieri? La canzone, sarà per la scenografica troppo scura, sarà per il fatto che si ripete spesso, incupisce. Non convincono né nel look né a livello musicale. VOTO 4».
21:34
21:34
Fischi per Israele
Non dev'essere facile esibirsi con il pubblico che fischia. Ma è quello che è successo a Yuval Raphael. La rappresentante di Israele porta «New Day Will Rise», una bella ballata potente che parla di speranza e rinascita, affrontando temi di resilienza personale e collettiva. Certo, un po' in antitesi con la linea del suo governo. Sarebbe bello se alle canzoni seguissero i fatti. Noi comunque qui votiamo la performance. VOTO 6
«La canzone di Yuval Raphael è ben eseguita, melodica quanto basta, VOTO 7».
«Yuval Raphael ha una voce molto bella e anche la canzone lo è (ed è anche ben eseguita). Non penso però che arriverà in alto nella graduatoria e questo non solo per eventuali sabotaggi. VOTO 7»
21:30
21:30
Espresso corretto grappa
Lo sapete, Tommy Cash mi diverte tantissimo. Ma una cosa va detta: è stonato come una campana. Forse nel caffè ha messo troppa grappa, altrimenti non si spiega una tale imprecisione. Però ovviamente merita di vincere Eurovision, Sanremo e pure il Locarno Film Festival. VOTO 10
«Tommy Cash è da 10 per i movimenti delle gambe ma la canzone è veramente una delusione».
«Penso che un testo così profondo e ricco di sfumature non l’ho mai sentito. Sarà che il mio caffè corretto grappa stia già facendo effetto? Voto: 12».
21:27
21:27
Il Lussemburgo punta al podio?
Laura Thorn si riconferma con la sua «La Poupée Monte Le Son», una canzone che mescola sonorità pop con influenze elettroniche, raccontando la storia di una giovane donna che trova la sua voce e si libera dalle aspettative altrui. Davvero ottima performance, con una coreografia fantastica: si candida a un posto in top 5? Per me è da 7
Il collega misterioso decisamente più pretenzioso: «La Barbie lussemburghese è un po’ stonatina e canta una canzoncina anni settanta, imperdonabili gli stivaloni preludio annunciato a una trasformazione in femme fatale che fa solo sorridere». Voto 4
«Ho sentito in questi giorni molte lodi per il brano "La Poupée Monte Le Son" e c’è stato chi addirittura si è sbilanciato dicendo che Laura Thorn poteva ambire al podio. A me però quel "na, na, na" mi sembra il classico ritornello da Eurovision». Voto: 5.5
21:23
21:23
Il Justin Bieber dei ghiacci
Il primo artista a esibirsi è Kyle Alessandro con la sua «Lighter», brano che parla di emancipazione personale e liberazione da relazioni tossiche. Un Justin Bieber dei ghiacci, con una canzone che in effetti mi lascia piuttosto freddo.
«Star Wars con l’autotune è ingiudicabile e non aiutano le colonne di fuoco che danno al tutto un tocco di kitsch spaventoso».
«Lighter viene descritta come una canzone che mescola fra loro elementi ispirati alla musica medievale, barocca, folk norvegese e pop moderno. A me pare però il ‘classico’ brano pop alla Game of Thrones solo che… la colonna sonora del Trono di Spade ti resta in testa, questa no. Insomma niente che sia particolarmente memorabile (così come il costume di scena)».
Insomma, è riuscito a mettere tutti e tre d'accordo: 5 per tutti
21:15
21:15
Arrivano le impresentatrici
La parata degli artisti in gara suscita reazioni contrastanti:
«Gabri Ponte con la bandiera di San Marino e il vestito tricolore è una bella iniezione di paraculismo, si può dire in diretta? Hunziker 10 a 0 sulle altre due in fatto di stile, l’unica che ha un vestito addosso, le altre due sono impresentabili, anzi sono impresentatrici. Il vestito di perline di plastica nemmeno nelle sagre di paese, non parliamo delle scarpe».
«Comunque i Tautumeitas, il gruppo lettone con i tamburi, lo voglio per il prossimo primo agosto qua in Ticino».
21:07
21:07
Alla ricerca di Nemo
Bella esibizione di Nemo, vincitore dello scorso anno, che ripropone la sua «The Code». Certo, sarebbe fantastico poter sentire un altro suo brano...
«Se si esclude la parrucca in stile asciugamano anni sessanta, la voce di Nemo è una bella intro».
21:04
21:04
Michelle Impossible: si comincia!
Si comincia con un divertente video, un mix tra «Mission Impossible» e «Pulp Fiction» dove si può vedere anche Nemo e, soprattutto, la nostra Michelle Hunziker. Tuttavia il nostro giornalista è già critico: «l’inizio con la corsa del trofeo in stile Tom Cruise non depone a favore della serata».
21:01
21:01
Iniziano le scaramucce tra giornalisti
Il giornalista misterioso che avete imparato ad amare a Sanremo torna «non tanto per giudicare la musica ma per parlare di una manifestazione che nel tempo è diventata un momento straordinario di unità dell’Europa, tutta l’Europa; in un momento storico come questo non è cosa da poco».
E poi lancia una frecciata al collega: «È chiaro che esiste un solo giornalista misterioso, l’altro è un abusivo, un parvenu, un usurpatore».
Collega decisamente più sportiva: «Innanzitutto mi complimento con gli scenografi dell'Eurovision: le scenografie, sia delle esibizioni, sia degli intervalli, sono stupende. E al co-collega misterioso dico solo una cosa: la sfida interna al commento migliore è aperta».
20:54
20:54
Ecco la scaletta della serata
Norvegia Kyle Alessandro – Lighter
Lussemburgo
Laura Thorn – La Poupée Monte Le Son
Estonia
Tommy Cash – Espresso Macchiato
Israele
Yuval Raphael – New Day Will Rise
Lituania
Katarsis – Tavo Akys
Spagna
Melody – Esa Diva
Ucraina
Ziferblat – Bird of Pray
Regno Unito
Remember Monday – What The Hell Just Happened?
Austria
JJ – Wasted Love
Islanda
Væb – Róa
Lettonia
Tautumeitas – Bur Man Laimi
Paesi Bassi
Claude – C’est La Vie
Finlandia
Erika Vikman – Ich Komme
Italia
Lucio Corsi – Volevo Essere un Duro
Polonia
Justyna Steczkowska – Gaja
Germania
Abor & Tynna – Baller
Grecia
Klavdia – Asteromata
Armenia
Parg – Survivor
Svizzera
Zoë Më – Voyage
Malta
Miriana Conte – Serving
Portogallo
Napa – Deslocado
Danimarca
Sissal – Hallucination
Svezia
KAJ – Bara Bada Bastu
Francia
Louane – Maman
San Marino
Gabry Ponte – Tutta l’Italia
Albania
Shkodra Elektronike – Zjerm
20:46
20:46
Tutto pronto per la finale!
La grande notte è arrivata. Dopo due semifinali pirotecniche, improbabili e a tratti inspiegabili, stasera la St. Jakobshalle di Basilea spalanca le porte alla finalissima dell’Eurovision Song Contest 2025. Ventisei Paesi, una sola corona e un’ultima, lunghissima maratona di LED, acuti, fuochi d’artificio e outfit che sfidano il buonsenso, la fisica e la sartoria.
In mezzo a tutto questo, non solo sono tornato più carico che mai, ma ho una sorpresa per tutti voi. Anzi, due. Al mio fianco – anzi, nascosti tra le righe – ci saranno ben due giornalisti misteriosi, pronti a dare i loro commenti e i loro voti. Diversi tra loro come una ballata armena e una techno norvegese, un uomo e una donna, uno più conservatore e l'altro progressista: assieme promettono scintille, disaccordi e colpi di scena.
Insomma, preparatevi: più che una finale, sarà una battaglia di stile, gusto e sana cattiveria. E voi? Siete pronti a tifare, discutere, cambiare idea e indignarvi? Che l’Eurovision abbia inizio!