Il regolamento

Ma come funziona il voto a Sanremo 2023?

Sala Stampa, Televoto, Giuria Demoscopica: proviamo a fare chiarezza nell'attesa del Festival
©ETTORE FERRARI
Marcello Pelizzari
04.02.2023 10:46

La magia si ripete. Anno dopo anno. Eppure, anche i più ferventi sostenitori del Festival di Sanremo faticano a capire – a volte, pensando ad alcune polemiche passate, accettare – il meccanismo di voto che regola la classifica degli artisti in gara. Soprattutto, a non essere chiare sono le percentuali delle singole componenti. 

L’ingranaggio, apparentemente, è complesso. E questo perché, appunto, entrano in gioco diverse variabili per decretare il vincitore. Di più, secondo alcuni la somma dei singoli conteggi non sempre corrisponderebbe al meglio. O al giusto. Nel 2019, ad esempio, Ultimo si classificò alle spalle di Mahmood nonostante avesse il favore del Televoto. Apriti cielo.

Cerchiamo di fare chiarezza, dunque. Dalle classifiche provvisorie al termine di ogni serata fino a quella, definitiva, che verrà resa nota in coda alla finalissima dell’11 febbraio.

Lo schema

Sanremo, per chi non lo sapesse, inizierà martedì 7 febbraio per concludersi, dicevamo, sabato 11. I primi 14 Big si esibiranno il 7, gli altri 14 la sera successiva. A votare, in entrambi i casi, sarà soltanto la Sala Stampa. I giornalisti, in pratica, così suddivisi: 1) tv con carta stampata, 2) radio e 3) web. Ogni categoria peserà un terzo rispetto alla classifica finale di ciascuna serata. Nella terza serata, il 9 febbraio, il voto sarà diviso (50 e 50) fra Televoto da casa e Giuria Demoscopica. Nella quarta serata, quella – attesissima – delle cover e dei duetti, la struttura sarà invece decisamente più complessa. A contare saranno il Televoto (34%), la Sala Stampa (33%) e la Giuria Demoscopica (33%). Da capogiro, infine, l’ultima serata. Nella prima parte sarà ammesso solo il Televoto, mentre per le 5 posizioni finali degli artisti in gara (fino all’anno scorso erano 3) scatterà una seconda votazione. Alla quale parteciperanno, con la stessa percentuale di incidenza delle cover, tutte le tre colonne portanti del meccanismo: Televoto, Sala Stampa e Demoscopica.

Il Televoto? Non dal Ticino...

Per Televoto, va da sé, si intende una preferenza espressa da casa tramite SMS. Una possibilità, questa, riservata ai possessori di un’utenza telefonica italiana. Per i cellulari, via SMS, il numero è 475 475 1. Gli operatori accettati sono TIM, Vodafone, Wind Tre, Poste Mobile, Coop Italia, iliad, Kena e ho.mobile. Da telefono fisso, sempre da suolo italiano, il Festival accetta Tim, Wind Tre, A2A Smart City, Convergenze, Tiscali, Uno Communications, Brennercom e Sky Wifi. Ovviamente, esprimere un voto comporta pure un costo: 0,51 euro IVA inclusa per la telefonata, 0,50 euro IVA inclusa per ogni SMS.

Che cos’è la Giuria Demoscopica?

Se siete arrivati sin qui, forse nella vostra testa vi sarete fatti una domanda. Per certi versi esistenziale: che cos’è la Giuria Demoscopica? Citata spesso, se non spessissimo, mitizzata perfino, è composta da 300 persone (ma negli anni scorsi aveva toccato le 1.000 unità) che votano tramite un’applicazione ad hoc. I giurati vengono scelti da un istituto specializzato che, tramite la Rai, individua le persone più adatte al compito. Di fatto, i requisiti per poter entrare in questa Giuria sono davvero minimi: avere più di 16 anni e manifestare un certo interesse per la musica.

La magia si ripete. Anno dopo anno. E chissà, forse a questo giro avrete una conoscenza più profonda del meccanismo che regola la classifica degli artisti. 

In questo articolo: