I testi

Non c’è solo la leggerezza sul palco di Eurosong

La lotta alla malattia, l’emancipazione femminile e la resilienza tra i temi dei brani in gara
© AP Photo/Martin Meissner
Mauro Rossi
13.05.2025 22:30

Sebbene passino in secondo piano, nascosti dalla frivola esteriorità che da un paio di decenni sembra avvolgere l’intera rassegna, molti testi delle canzoni dell’Eurovision Song Contest si distanziano dal cliché della canzonetta leggera e disimpegnata che siamo soliti abbinare alla kermesse. Anche a Basilea, dove tra la quarantina di canzoni in gara non mancano quelle veicolanti messaggi interessanti e non stereotipati.

Partendo dall’intimismo rock di Volevo essere un duro di Lucio Corsi che il cantautore toscano, questa sera, ha proposto senza concessione alcuna allo show tout court, dimostrando grande coerenza artistica e interpretativa. Una canzone che in quanto a intensità emotiva si combina bene con quella della «nostra» Zoë Më tanto da spingere la rappresentante elvetica a dichiarare «se le canzoni potessero sviluppare un’amicizia fra loro, credo che Voyage e quella di Lucio legherebbero subito».

Ma sul fronte dei messaggi importanti che veicolano, anche altre canzoni sono meritevoli di un’attenzione particolare. Come Maman della francese Louane, una conversazione intima che la cantante cerca di impostare con la madre scomparsa quando lei aveva solo 17 anni. Ma anche Lighter del norvegese Kyle Alessandr, brano che prende spunto dalle parole della madre dell’artista la quale, dopo aver ricevuto una diagnosi di cancro, lo ha invitato a trovare speranza anche nei momenti più bui. La lotta contro la malattia è affrontata pure dallo sloveno Klemen nell’intensa ballata How Much Time Do We Have Left (Quanto tempo ci rimane) che racconta di quando a sua moglie è stata diagnosticata una rara forma di cancro – da cui è poi riuscita fortunatamente a guarire – e della forza da lei mostrata nell’affrontare il male, mettendo in luce l’importanza del tempo condiviso e la fragilità della vita umana.

Sebbene la sua partecipazione sia stata oggetto di pesanti contestazioni, sul fronte del testo (ma che della musica e dell’interpretazione) una citazione la riserviamo anche New Day Will Rise dell’israeliana Yuval Raphael, giovane sopravvissuta alla strage compiuta da Hamas al Nova Music Festival del 7 ottobre 2023 che ne suo testo cita un celebre versetto biblico del Cantico dei cantici che recita: «Le grandi acque non possono spegnere l’amore né i fiumi travolgerlo». Una canzone di speranza insomma, così come Dobrodošli della montenegrina Nina Žižić che racconta di come una donna sola può trovare la forza nei momenti di difficoltà recuperando la piena padronanza in se stessa.

Indipendenza e emancipazione femminile sono al centro anche di La poupée monte le son della lussemburghese Laura Thorn, che racconta la storia di una donna che si oppone al ruolo di «bambola perfetta» sfidando gli stereotipi e le convenzioni mentre la greca Klavdia con Asteromata, partendo dalla storia dal genocidio dei greci del Ponto agli inizi del Novecento, affronta il tema di chi è costretto ad abbandonare la sua patria, trasmettendo un messaggio di speranza e resilienza.

E c’è ancora chi considera Eurosong un festival leggero.

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